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(A sinistra)
Una vite di racina fragola, che resiste ancora in un orto hjersu
(non più coltivato), sembra sfidare rigogliosa il clima torrido di
questo mese di giugno |
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(Sopra) Nu
carduni gigantesco si erge solitario su una distesa di erba ormai
secca, al margine di una pineta. |
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(A sinistra)
Una pianta selvatica, di cui sinceramente non ricordo il nome in
lingua italiana. Per noi fussatoti è u "ssiloni" dalla
caratteristica infiorescenza gialla sulla parte superiore. Con
sforzo di memoria, li ricordo, una volta secchi, come ottime
torce ad illuminare processioni notturne della settimana santa. |
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(A sinistra) Na
fadda semirocciosa ricoperta di ginestre in fiore e pini.
(A destra)
Un campo seminato
a grano sui piani dell'Aspromonte
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(A destra)
Sterpaglia secca, dal colore giallo "paglierino" ai margini di una
campo seminato a grano sui piani dell'Aspromonte |
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(Sotto) Il
fieno d'erba già imballato prima di essere immagazzinato nei
pagliai, fa da compagnia a grossi castagni (Sotto) |
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(A sinistra) Un
campo di filici. Qua e là dal contrastante colore fucsia dei cardi (carduni)
spuntano nel verde. |
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(Sotto) Lo splendido spettacolo dell'Etna con
la cima ancora innevata, visto dai piani dell'Aspromonte |
(Sotto) gli ultimi giorni di vita di una rosa,
dal colore vellutato, ormai spampanata.
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(Sotto) Pittari
già fiorite, con in cima qualche ficarazza sanguigna, primizia o
disertatina?(Sotto) |
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(A Sinistra)
Nu carduni,
abbarbicato su una roccia nel pieno dell'infiorescenza
(Sotto) Felci
giganti, quasi una foresta tropicale sui piani dell'Aspromonte |
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(Sopra) Rossi
papaveri in un campo di grano dorato dal sole e prossimo alla
mietitura |