LETTERA APERTA
Signor Parroco di S. M. del Buonconsiglio di Fossato Ionico, e p. c. Sua Eccellenza Vittorio Mondello - Arcivescovo Meteropolita Reggio Calabria precisando che questa missiva non intende essere in alcun modo minatoria, offensiva o lesiva nei Suoi confronti, ritengo opportuno e quantomai necessario fornire alcuni utili chiarimenti nell’ottica di ristabilire il rispetto dei ruoli assegnati e che Lei, nella Sua omelia di giorno 09 novembre 2008, deve aver confuso. L’art. 4 dello Statuto dell’associazione, che mi pregio di rappresentare, recita che essa è senza fini di lucro, laica e apartitica; fondata sull’osservanza di regole democratiche ed ispirata ai principi della centralità della persona; opera senza discriminazione di nazionalità, di razza, di carattere politico, religioso o sessuale. Lo scopo dell’Associazione, che peraltro secondo il comune buon senso dovrebbe essere pienamente condiviso anche da Lei, nella Sua veste di “pastore” del paese, è valorizzare il patrimonio culturale, storico, artistico, linguistico, ambientale e materiale di Fossato Jonico. Detto ciò, mi permetto di evidenziarLe che se tra l’Associazione da me rappresentata e la Sua persona non è stato instaurato un rapporto di collaborazione è per la Sua manifesta indifferenza o insofferenza nei confronti della stessa. A dimostrazione di ciò Le ricordo che Lei non ha mai inteso essere presente alle manifestazioni organizzate dalla mia Associazione e per le quali in alcuni casi, come la conferenza dell’11/08/07 e la premiazione della Borsa di Studio (intitolata oltretutto al suo illustre predecessore Don Angelo Meduri) del 19/12/07, aveva ricevuto apposito invito scritto. L’ultimo episodio, a conferma di quanto scrivo, risale a giorno 9/11/08 quando, in occasione dei festeggiamenti per il 90esimo anniversario della Vittoria, secondo notizie certe riferitami da persone presenti alla sua omelia e rimaste sdegnate per i contenuti della stessa, Lei ha espresso duramente rammarico ed indignazione nei confronti dell’Associazione che, a Suo dire, con la complicità dell’ente scolastico e di tutti le altre istituzioni presenti all’iniziativa, avrebbe organizzato la manifestazione in onore dei caduti in guerra per creare disturbo al suo impegno pastorale. Il discorso, da Lei inopportunamente tenuto durante l’omelia della messa domenicale, infatti lasciava intendere che la manifestazione in questione fosse stata volutamente spostata dall’originaria data del 4 novembre a quella del 9 per interferire con le liturgie domenicali ed allontanare dal catechismo i bambini neo comunicandi. Nell’evidenziarLe che queste Sue affermazioni vanno al di là di qualsiasi forma di educazione e rispetto per la dignità altrui Le rappresento che, contrariamente a quanto da Lei asserito, la manifestazione è stata spostata per espresso volere dell’Amministrazione Comunale che, a seguito di una comunicazione di S.E. il Prefetto, ha inteso rilasciare le necessarie autorizzazioni per il giorno 9 novembre. Mi permetto inoltre di ricordarLe che Lei ha intrapreso la missione sacerdotale per sua scelta e vocazione e La invito, pertanto, a rileggere la parabola del Buon Pastore (Giov. 10,1-16), meditando con calma e mente libera da ogni pregiudizio su i contenuti della stessa. Senza esprimere giudizio alcuno sull’insegnamento catechistico da Lei fornito ai nostri amati ragazzi Le faccio, altresì, presente che giorno 2/11/08, in occasione della deposizione di una corona di fiori all’ossario del cimitero, i bambini partecipanti, invitati a recitare un requiem in memoria dei defunti, hanno confessato di disconoscere tale preghiera che, tra lo stupore delle persone adulte presenti, per ben tre volte è stata loro suggerita dal sottoscritto. Detto ciò, prendendo atto di come per sua manifesta volontà non sia possibile instaurare dei rapporti di collaborazione tra l’Associazione e la Parrocchia da Lei rappresentata, Le comunico che qualsiasi Suo commento di natura diffamatoria o ritenuto tale, sulle attività passate, presenti e future de “I Fossatesi nel Mondo” non sarà più accettato passivamente e, nonostante il rispetto che porto per la sacralità dell’altare da Lei indebitamente usato come scranno dal quale buttare fango sull’operato della mia Associazione, non esiterò ad adire le vie giudiziarie per tutelare il buon nome e l’onorabilità dell’organizzazione che rappresento.
Con Ossequi Fossato Ionico 17/11/2008 Il Presidente dei "Fossatesi nel Mondo" Pellicanò Domenico
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