"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la

  LETTERA APERTA DEL VICE PRESIDENTE MIMMO PRINCIPATO

 

La presente lettera rappresenta nel bene o nel male, (rivolta ai paesani e ai soci costituisce da parte mia) una sorta di autodifesa. Nella trasparenza che mi ha sempre contraddistinto, intendono essere chiaro e rispondere alle voci di coloro considerano il mio operato nonché la carica che ricopro una esclusiva questione di facciata o di pennacchio. Da più parti nel corso di questi mesi si sente blaterare da alcuni soci, persone esterne al tessuto societario, che il mio operato all'interno del direttivo conterebbe meno di zero.

A queste farneticazioni intendo rispondere con animo sincero, forza, ma anche con onestà. Forse queste persone ignorano, che nel momento in cui si ordiva una sorta di golpe interno ai danni dell'attuale presidente, la cui cosa è risaputa ai più ed è fuori da ogni parola che la possa catalogare come menzogna, toccò al sottoscritto risollevare le sorti e le più ampie fortune della associazione, riguardo a quei fatti il sito fossatoionico.it, contiene non solo il cartaceo, ma anche tutte le considerazioni che io feci all'epoca, lo stesso sito è complice e testimone di quegli avvenimenti. Passato il momento di bufera, tenutesi le elezioni del direttivo, mi sono assunto il carico di essere vicepresidente, con il solo scopo di sostituire mimmo nella sua assenza e di avere un momento di crescita interiore da cui ho appreso molte cose e tante altre continuo ad apprendere. Da quel momento in poi l'associazione ha avuto risultati egregi in tutti i campi, dalle manifestazioni estive, fino ai forum, inserendosi egregiamente nel tessuto del terzo settore fino ad essere seconda solo alla mitica pro-pentidattilo cui oggi guardiamo con favore e come punto di riferimento ed esempio. Il risultato di tutti questi successi è il frutto del direttivo tutto e se cotal signori permettono anche mio. Forse ho sbagliato, ma i miei errori sono piuttosto frutto di virtù, non ho mai gradito come tutti sanno né la pubblicità né la fama, ne ho amato essere messo nelle prime pagine. Ma sempre mi sono battuto per le sorti del paese, affinché esso venisse pubblicizzato, scoperto e rivalorizzato. Quando si trattò di fare convegni per pubblicizzare i nostri autori, sono sempre stato lì, anche se qualche volta ho dovuto sbrigarmela da solo, perché il direttivo era giustamente impegnato in altra attività (mi riferisco a questa estate quando nel commemorare il povero Pasquale ho perso in tutta la manifestazione due kg di peso, aiutato solo dall'architetto Cuzzucoli e dall'ingegnere Macheda.... naturalmente io mi sono dato da fare e il popolo è sempre nella piena libertà di criticare, boicottare, collaborare oppure no). Per non parlare di altri e innumerevoli episodi di fatica, che non sto qui a dire per evitare che si dica che in queste righe mi sono auto incensato. Abbiamo dato dignità a quel parco meraviglioso che sono le grotte della Lamia, planimetrie prese in primavera da me l'ingegnere Macheda e da qualche suo parente, gli illustri benefattori che si prendono il lusso di dire che sono un lassista non c'erano, ma non ho visto traccia incipiente del loro operato futuro. Sono uscito di commissione quando anche non era di mia competenza per fare gruppo e rimanere uniti, e quando si è trattato di difendere il paese nel momento in cui certa storia lo scippava della memoria ho urlato nei palazzi del potere per dare dignità a un popolo calpestato che preferiva nascondersi, ho tentato forse riuscendoci maldestramente di unire le opposte visioni sociali in seno al nostro operato e di riunire buona parte della gioventù di qualunque estrazione, e quando si è trattato di fare manifestazioni che prevedessero momenti di crescita per gli infanti fossatesi sono sempre stato dalla loro parte, rinunciando a proposte che se pur per me giuste dovevano nei confronti della cultura passare in secondo piano. In ogni manifestazione io, il direttivo, e qualche socio volontario cui non faccio nome ci siamo spesi rinunciando al nostro tempo libero per andare avanti nelle attività che duravano trenta giorni di sole cocente, e non  voglio dire lo sforzo profuso da mimmo per dare proficuità e ottima gestione al bilancio. Forse non tutti sanno che le idee della borse di studio sono mie, già a partire dal primo anno di fondazione.

Ora i progetti in cui sono impegnato e siamo impegnati sono ampiamente pubblicizzati e documentati, e il sottoscritto anche se non compare di dominio pubblico garantisce che su quei progetti ha lavorato, aggiustato e condiviso e fattone altri, al solito l'architetto Cuzzucoli è complice e testimone del mio operato. SE ancora ci fosse qualcuno sono pronto a pubblicarne carteggio. Mi si dice di non aver mai convocato un direttivo o una assemblea come è nelle mie autorità, se non l'ho fatto è perché ci stanno ovvi motivi: il primo è che le cose procedono con serio rigore, anzi serissimo, ragione per la quale non ne vedo la necessità, il secondo ha motivi di ordine statutario, per convocare un direttivo servono argomenti, proposte, e soprattutto un numero legale che le approvi, e quando io lavoro nel direttivo (lavoro è una parola grossa perché faccio tutto di spontanea volontà tralasciando cose della mia vita privata che per me potrebbero essere importanti) non c'è punto che non analizzo, discuto, approfondisco insieme agli altri.

Il vicepresidente che scrive queste righe in questo preciso momento, ritiene di rispondere a quanti criticano il suo operato in questo modo:

non voglio essere osannato da nessuno, ma si potrebbero fare molte più cose se buona parte di coloro che mi criticano facessero gruppo insieme a me visto che vivo h24 a Fossato

punto numero due, che fine hanno fatto tutte le persone che si volevano socialmente impegnare per dare una mano al paese ( parlo dei progetti che volevano far sorgere una compagnia teatrale, un gruppo folk, o addirittura delle ripetizioni scolastiche?)

se questi progetti non hanno avuto seguito, non è perché il vicepresidente si bea dall'alto del suo imperio di carica, ma perché dietro è mancato il sostrato adeguato a farli sorgere, io avevo dato disponibilità!

Buona parte delle ricerche sul comune le ho condotte io, santo aquilino, mimmo e Fabio Macheda, di cui io ho perso una settimana a cercare documenti, ma sono state cose che ho fatto con piacere e anche se non si è parlato è stato segno che RIPETO: non amo né la fama, né come disse qualcuno le sciorinate professorali.

Dopo avere scritto questo, voglio precisare alcune cose: premesso che da statuto i membri fondatori, quelli del direttivo, sono equiparati ai soci ordinari, ogni socio può avanzare proposte, convocare assemblee, promuovere qualunque cose che riguardi la crescita del paese. Non mi sento di essere secondo a nessuno nel direttivo, e tanto meno intendo andarmene visto che ritengo di avere operato bene, senza ricevere da coloro che criticano un minimo di gratificazione, nemmeno UMANA.

Se altri si sentono più capaci di me nel compito, il sottoscritto se ne va dalla carica ad una condizione: solo le sfiducia l'assemblea dei soci con 50%+1 dei voti, e fermo restando che di tutto si può fare meno che togliermi lo status di socio fondatore e che comunque collaborerei con la massima onestà di sempre.

Io diversamente dagli altri, non mi sono mai chiesto di chi sia stata la colpa della dissoluzione de "il lume", né vado in cerca di coloro che all'epoca dei fatti erano presenti e che posso o no trovare all'interno dei fossatesi, né mi domando i perché del fallimento del consorzio agricolo, perché sono cose che non mi interessano, di sicuro da questo momento in poi cercherò di capire di più sulle personalità che hanno partecipato ad entrambe le figure sociali onde tirare le conseguenze. La si smetta di attaccarmi a vuoto, e soprattutto coloro che non hanno condiviso con me le fatiche sociali, e fossi in loro mi preoccuperei più della crisi economica in atto che piuttosto andar dicendo che il vicepresidente non ha ruolo ben preciso e determinato nelle decisioni del direttivo. Forse dovrei malignare, dire che sono scomodo alla politica, o a qualche personaggino di turno che spera nel fallimento della mia opera? forse, ma non lo faccio.

Dopo di che, si sappia fin da ora, che sicché ci saranno due persone all'interno del tessuto dei fossatesi l'associazione continuerà ad esistere e il secondo sarò sempre io anche se il primo fosse financo lo stesso Stalin redivivo.

saluti meridionali e fossatesi

IL VOSTRO VICEPRESIDENTE  PRINCIPATO DOMENICO