"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 

CRONACA DEL MALTEMPO

 

Questa vuole essere la semplice cronaca di due ore di maltempo e pioggia torrenziale sul territorio del comune di Montebello Ionico.

La pioggia è cominciata a cadere incessante poco dopo la mezzanotte. Nella prima mattinata, verso le ore 09.00 sembrava che diminuisse d'intensità. Dopo un rapido giro per vedere la situazione dei torrenti, vedere il filmato girato con un telefonino, ( i rumori di sottofondo sono tuoni, la pioggia battente e lo scorrere dei torrenti). Visto il perdurare della pioggia decido di rientrare a Reggio Calabria. Alle 10.30 un nevicata frammista a pioggia incomincia a venire giù. Parto da Fossato alle ore 10.30. Appena raggiunto l'abitato di Fossatello la strada era già tutta imbiancata, attraversato il ponte comincia la peripezia e la gimkana lungo un fiume di fango, acqua e pietre che viene giù dalla montagna. Quasi quasi mi pento di essere partito, anche perchè la neve si intensificava sempre di più e, per non rischiare di rimanere bloccato al paese mi faccio coraggio e proseguo a passo d'uomo e a marcia a vista. In qualsiasi momento può venire giù qualche frana con conseguente pericolo per la mia incolumità. Raggiungo la località Virgo e la prima frana si presenta davanti ai miei occhi. Subito dopo il ponticello pietre e fango cominciano ad ostruire la strada. La carreggiata di sinistra è ancora fortunatamente libera e accostato completamente sulla sinistra supero l'ostacolo. Dopo meno di un Km. in località Luverna altri massi e terra, fortunatamente anche qui solo la carreggiata di destra era impedita. Stessa cosa poco prima dell'abitato di Montebello. Il costone del cimitero viene giù, intanto la neve raggiunge quasi i 5 cm, la strada molto scivolosa. I due tornanti del paese fatti a passo d'uomo con scivolate lente e controllate della macchina. Raggiungo il ponte, mi fermo e dò una rapida occhiata. Dal costone roccioso che ho di fronte a me in un tratto di appena 300 metri almeno 5 cascate di acqua e pietre, di piccola e media dimensione scivola lentamente verso la sede stradale. Superato questo tratto, protetto dalle reti antimassi, credevo di aver raggiunto la sicurezza ma .... Poco prima dell'abitato di Moro la strada era ostruita da fango e pietre di grosse dimensioni. Una macchina, una A 112 era rimasta bloccata in mezzo alla frana. Sotto una pioggia torrenziale, alcuni viaggiatori di una Punto ed una Mercedes che seguivano la prima macchina, scesi hanno dato una mano e a forza di spinta hanno consentito di mettere in carreggiata l'auto. Qualche centinaio di metri più avanti stessa identica storia. La neve pesante frammista alla pioggia rendevano la strada un fiume in piena. Non avevi scelta, andare avanti salendo su terra, pietre sperando che non accadesse nulla alla macchina. In mezzo a tutta quell'acqua non potevi vedere le pietre ed i massi che ormai erano disseminati su tutta la sede stradale. Raggiunta Masella, ormai sicuro che il pericolo fosse passato, in cuor mio mi rallegravo per avercela fatta. Il peggio doveva ancora arrivare, i due tornanti di Pauluci e la relativa salita dopo il ponte, posso dire di averli fatti a memoria. Giunto poco prima del monumento a Lehar di fronte a Pentidattilo altra scena. Torrenti d'acqua marrone venivano giù dalla collina, cavalloni d'acqua venivano innalzati dalle ruote sulle due fiancate della macchina. Eravamo in tre temerari io con la mia renault, la mercedes e la punto. Ci incrocia un fuoristrada e ci ferma. Ci avvisa che poco più avanti la strada era bloccata da un lungo muro crollato. Infatti poco dopo il rettilineo e prima di raggiungere l'abitazione Evoli, il muro di contenimento costruito per trattenere la piantagione di oliveti sulla destra della strada era crollato per tutta la sua lunghezza. L'altezza dell'acqua in quel punto credo che raggiungesse almeno 50 cm. Fatta manovra sul ponticello si fa marcia indietro e decido di imboccare la stradina che porta a Carracciolino. I primi due tornanti in cemento coperti da almeno dieci cm. di neve mi hanno fatto venire i brividi. In curva la macchina andava per la tangente e da un momento all'altro aspettavo l'urto contro qualche albero. Anche qui questa stradina in ripida discesa era diventata un fiume impetuoso. Con una buona dose di fortuna dopo circa 1 ora e mezza raggiungo la statale 106. Il torrente S. Elia scorreva impetuoso da sponda a sponda, le acque limacciose si innalzavano in paurosi cavalloni appena incontravano la resistenza di un ostacolo. Imboccata la Superstrada, avvisavo dello scampato pericolo, ma non era finita. Tra la Liquichimica ed il primo bivio di Saline l'acqua riversatasi sulla sede stradale aveva raggiunto almeno 80 cm. di altezza. Cosa fare? In senso contrario la circolazione era ferma all'altezza della stazione di Saline. Non trovando altra alternativa, in seconda marcia e ad una velocità di 10 Km/ora decido di affrontare il lungo guado, pregando il cielo che non si spegnesse il motore. Vado avanti quasi galleggiando tra i marosi dell'acqua. Tre o quattro mezzi dei pompieri erano fermi poco prima l'ingresso di Saline, ho visto indirizzare verso di me gesti che stavano a significare: < ma sei matto e incosciente ad azzardare la tua incolumità!>. Passato davanti alle officine grandi riparazioni come per incanto tutto era finito, passato. Finalmente potevo raggiungere casa mia a Reggio. In tutto per percorrere i 40 Km. ho impiegato 2 ore e mezza. Da quanto ho visto credo che la strada provinciale da S. Elia a Fossato resterà bloccate per diversi giorni. Ci vorrà del tempo per rimuovere l'immane quantità di materiale venuto giù, sempre che le condizioni metereologiche lo permettano.

Nelle foto sottostanti, per gentile concessione di www.montebelloblognews.com  la situazione attuale della strada provinciale disseminata di frane e smottamenti

Località "Virgo" di Fossato

Località "Virgo" di Fossato

Località Montebello

Località Montebello

Località Montebello

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

Località "Moro" di Masella

     

Emergono chiare le responsabilità di Provincia di Reggio Calabria e Comune di Montebello Jonico

Le frane che hanno sgretolato la strada provinciale S.Elia di Saline-Fossato Jonico sono il risultato di anni di malgoverno e disinteresse delle autorità locali competenti verso questa importante via di comunicazione... La strada provinciale è insicura per la popolazione che è costretta a transitare... Nè le amministrazioni provinciali, nè i sindaci di Montebello hanno mai attuato qualsiasi forma di prevenzione per eliminare il rischio di frane in questa arteria stradale... Il nostro sindaco Loris Nisi avrebbe dovuto chiudere la strada ormai pericolosa per gli abitanti..... convocare la provincia, il prefetto, la protezione civile sul posto per prendere seri provvedimenti e garantire i cittadini... Se qualcuno finisce sotto qualche masso, chi paga?? Si sbagliano le autorità competenti se pensano di farla franca per la loro negligenza... E' giunto il momento di pensare alla "trasversale grecanica", strada alternativa che può sviluppare tutti i paesi interni dell'area grecanica...Ma chi è in grado di progettare questa via di comunicazione?? Non certo queste autorità politiche che abbiamo...

(Il Comitato Civico "Leone Sgrò")

Località "Pauluci"