Poesie in dialetto "Fossatese"Pubblicazione delle opere di Pellicanò Antonino Ora che non ci sei, salgono alla mente, come un mare in tempesta i ricordi. Il vuoto che hai lasciato negli affetti non potrà essere mai colmato. Eri immenso, nei tuoi difetti e nei tuoi pregi, pur sempre la guida, il faro che ci illuminava la nostra notte buia. Tutti noi abbiamo fatto riferimento a te come: fratello, padre, nonno, zio, cognato amico. Non sarà facile dimenticarti, anche se i nostri umani pensieri saranno in altra direzione, tu sarai sempre presente nella nostra quotidianità. (I Tuoi figli, le tue nipotine, le tue sorelle, i tuoi fratelli, i tuoi nipoti, i tuoi pronipoti, e tutti i tuoi amici)
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(*) Pronuncia zeta dolce.
(°) A "zza Catarina" era una donna molto anziana ( credo
90 all'epoca ), forse oriunda da Cardeto, che era
sempre presente con il suo costume e con le sue
movenze alle feste patronali. Non si sa come facesse, ma la si trovava...notte e
giorno
in giro
tra Piazza Duomo, Piazza Carmine...La chiamavano tutti
così: zza Catarina. Abitava verso il rione S. Anna. (°°) Una donna molto
appariscente sia per l'abbigliamento, un po’ eccentrico,
sia
per il modo...d'essere.
E, così, anche le sue figlie
1)
- Fiaschette
di terracotta usate esclusivamente per il vino 2)
- Il Corso
G.Garibaldi
3) - Sorta di caramelle di zucchero aromatizzato, prodotte ...sul posto: la pasta soffice ed elastica veniva lavorata...a mano libera
4) - I fischietti di terracotta: sorta di vasetto nel quale si metteva dell'acqua che gorgogliava deliziosamente sospinta dal fiato immesso attraverso un'apposita cannuccia, facente parte del fischietto. Ora sono...in plastica, ma i ragazzini non saprebbero gustarne l'uso.
5)
- Strumenti
musicali di terracotta.
6) - Personaggio caratteristico, noto suonatore di mandolino, afflitto da albinismo.
Antonino PELLICANO’
Chiostro di San Giorgio al Corso . Agosto
2005