IN SILENZIO FOSSATO DA L'ULTIMO SALUTO A ORSOLA NICOLO'
Personalmente non conoscevo Orsola, ricordo appena un'immagine lontana della numerosa e rumorosa famiglia di Micu "U Brusciatu". Ma il senso del rispetto di Fussatotu, ed un'amicizia con i suoi fratelli mi ha dato il coraggio necessario ad essere presente al suo funerale. Direttamente da Reggio alle 15.30 arrivo a Fossato. Giā dalle prime case mi accorgo che nell'aria c'era qualcosa di speciale, il pulman di linea in sosta a Fossatello e lungo la strada due file continue di macchine parcheggiate. Dopo parecchi giri a vuoto per trovare un posto dove lasciare l'auto, finalmente dalle parti del Casaluccio ho trovato un piccolo spazio tanto per non intralciare il traffico. A piedi mi incammino verso la chiesa. Lungo la strada nessuno, le porte chiuse e le serrande abbassate ed un silenzio irreale aleggiava nell'aria umida di pioggia. Arrivo in Piazza Municipio, tante persone mute che si scambiava parole solo a gesti o con impercettibile movimento degli occhi, solo silenzio tra la moltitudine di persone. Le strade adiacenti la chiesa e Piazza Leone Sgro gremite fino all'inverosimile. Infinite corone di fiori appoggiate ai muri e sui gradini del sagrato. Volti paesani conosciuti e sconosciuti, gente venuta da fuori a dare l'ultimo saluto ad Orsola. A stento e con garbate gomitate raggiungo il centro della Piazza. La gente č muta, nemmeno il chiacchierio abituale sottovoce delle persone in attesa della fine del rito funebre. Non un saluto, non un gesto, non un cenno degli occhi. Dall'interno della chiesa giunge solo la voce del parroco che celebra il rito. Ogni tanto, nell'omelia e nel rito della messa, ogni qualvolta il celebrante pronuncia il nome di Orsola, un applauso fragoroso parte dall'interno per diffondersi sul sagrato, sulla piazza e sulle vie adiacenti. Non č stato facile alzare le mani, lo spazio angusto e ristretto non lo consentiva. Sembra che si mette a piovere e, insolitamente come sempre accade, la gente non si sposta in cerca di riparo, resta immobile, si aprono alcuni ombrelli, nemmeno si percepisce lo scatto metallico del meccanismo di apertura. Anche il ferro resta muto. Finito il rito, il saluto viene fatto in chiesa, ai piedi dell'altare quasi a sfiorare la bara di legno. Due ali di folla in religioso silenzio fanno la fila, senza spinte, in attesa del proprio turno. Non una parola viene sentita pronunciare, solo strette di mano, abbracci, sguardi carichi di dolore, occhi lucidi di pianto. Cosė Fossato ha dato il suo ultimo saluto alla giovane mamma, ha manifestato il suo dolore ai parenti, in silenzio perchč il silenzio deve accompagnare Orsola nell'aldilā, nella speranza che la sua vita, spezzata sulla terra, possa essere di speranza e di conforto ai suoi figli, ai suoi fratelli, ai parenti, agli amici ed al suo paese. Buon viaggio Orsola, prega per i tuoi figli. Al dolore e al cordoglio di un intero paese si unisce anche quello dell'Associazione dei Fossatesi nel Mondo ed il mio personale. M. P. |