Il
piccolo centro montano tra Montebello e Bagaladi
Divampano
le polemiche in seguito alla chiusura del plesso elementare
di Embrisi, piccola frazione tra Montebello e Bagaladi.
I genitori
dei bambini, in segno di protesta per la decisione della
Direzione scolastica, avevano deciso nei giorni scorsi di
non mandare i loro figli a scuola se la stessa non fosse
stata riaperta.
Mercoledì è
iniziato l'anno scolastico e la protesta è stata messa in atto.
I bambini
infatti, accompagnati dai genitori, si sono presentati
nell'edificio di Embrisi, chiuso e sprovvisto di docenti per
fare lezione.
A quel punto è
stata chiamata la scuola per avere spiegazioni e richiedere la
presenza di un docente, ma la risposta è stata che il plesso era
chiuso e che i bambini erano stati iscritti a Bagaladi.
I genitori a quel punto hanno chiamato i carabinieri.
Bagaladi si trova a quasi 20 chilometri da Embrisi ed il Comune,
per problemi finanziari, non è in grado di fornire il pulmino
per accompagnarli a scuola.
A ciò si aggiungano levatacce mattutine, rischi di devianze e
turbative per i bambini, e la rigidità dell'inverno che, per
alcuni mesi isola la frazione.
Nel frattempo si susseguono le iniziative.
La comunità
montana "Versante dello Stretto", col vicepresidente Ugo
Suraci, ha chiesto un incontro col Provveditorato agli
studi; il dirigente scolastico di Bagaladi, Antonino Nastasi,
ha partecipato ad una riunione a Lamezia con i vertici
regionali della scuola, dove, pur evidenziando la
particolarità e la delicatezza della "questione" Embrisi, ha
ricevuto risposte poco rassicuranti; una delegazione di
genitori si è recata presso la Cgil scuola, dove è stata
suggerita la possibiltà di esperire ricorso al Tar.
Sulla vicenda è
infine intervenuto Agostino Casile, del Pdci di Bagaladi.
da www.montebelloblognews.com
(f.s.;
tratto dalla "Gazzetta del Sud")
COMUNICATO STAMPA
L’associazione “I Fossatesi nel mondo” esprime viva
preoccupazione per la soppressione di alcune classi
scolastiche nel territorio del comune di Montebello Jonico,
e precisamente della scuola media a Montebello centro e
della elementare ad Embrisi.
Così facendo si mette in discussione il diritto fondamentale
all’istruzione, aggravato dal fatto che queste classi
soppresse sono dislocate in zone montane, cioè in zone
svantaggiate che dovrebbero essere più tutelate.
Bene ha fatto la Regione Toscana che ha deciso di ricorrere
alla Corte Costituzionale contro il decreto del Governo per
quanto riguarda i tagli sull’organizzazione scolastica, le
cui competenze sono affidate dalla Costituzione alle
Regioni, ma che il ministro Gelmini vuole regolamentare a
livello centrale.
L’associazione culturale “I Fossatesi nel mondo” mette in
evidenza che la crescita culturale della nazione è la base
per affrontare lo sviluppo sociale ed economico.
Il taglio corposo di posti di insegnante elementare che il
ministro vuole compiere è un atto che va contro gli
interessi della nostra scuola primaria, che è considerata
tra le più efficienti d’Europa.
In secondo luogo verrà meno il servizio scolastico
soprattutto in tanti centri montani, dove l’istituzione
scuola rappresenta l’unico presidio culturale.
L’associazione, quindi, invita l’Ufficio scolastico
regionale, i sindacati di categoria, le istituzioni e la
popolazione, a difendere la scuola con determinazione e con
tutti i mezzi possibili dai tagli indiscriminati che si
vogliono mettere in atto nel nostro comune e in generale in
tutta la Calabria, affinché si arrivi ad adottare soluzioni
territoriali confacenti ai bisogni e alle peculiarità delle
diverse zone territoriali.
Invita altresì il nostro sindaco di Montebello, avv. Loris
Nisi, proprio per garantire a tutti gli studenti del comune
di Montebello pari dignità e condizioni, di dare luogo allo
spostamento delle sedi comunali della Direzione didattica e
della Biblioteca da Saline a Montebello centro, sede del
comune e loro sede naturale.
La cultura non può essere barattata con le esigenze dei
bilanci contabili!
I FOSSATESI NEL MONDO
Fossato Ionico, 16 settembre 2008
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