Le Scolaresche Elementari di FossatoLa Signora Siclari Angelina Cliccare sulle foto per ingrandirle In questa pagina saranno pubblicate le immagini delle scolaresche del paese dagli anni '30 in poi man mano che saranno ritrovate le foto ANNO SCOLASTICO 1941/1942 - IV^ ELEMENTARE INS. ANGELINA SICLARI Dall'alto da sinistra a destra: Carmela Aquilino (1929) - Anna Caccamo ('I 'ndilurì - 1931) - Giuseppina Britti - Ins. Angelina Siclari - Giovanni Fortugno (Du Cambareri - 1928) - Francesco Cuzzucoli (Cicciu u Zzoppu - 1930) - Calabrò Paolo (Mmazzalupi - 1930) - Ambrogio Britti ('Mbroscinu - 1930) - Paolo Pellicanò ('I Cazzi i tappa - 1931) Al centro da sinistra a destra: Carmela Nucera (Pedi i chiumbu - 1929) - Giovanni Pellicanò ('I cazzi i tappa) - Caterina Cannizzaro (A scheccia - 1932) - Cosimo Locatelli ('I Mela 'i Nnanna - 1932) - Antonino Cannizzaro (Lucibedhu - 1932) - Pietro Altomonte (Petruzzu - 1932) - Domenico Saffi (Micarelli - 1931) - Francesco Calabrò (Suricicchju - 1932) - Lorenzo Tripodi (Pilannu - 1932) Nel mezzo: Domenico Spizzica (Du Rre - 1930) - Nicola Tripodi (Du Nanu - 1930) In basso da sinistra a destra: Leonardo Scaramuzzino (Cutrumista - 1930) - Giuseppe Federico (Peppi jadhu - 1933) - Rocco Giglietta - Antonino Pellicanò (Cavarcalupi - 1933) - Achille Pellicanò ('I mastru Cicciu Veni - 1932) - Paolo Pizzichemi (du figghjolu - 1931).
La mia V^ Elementare Sono stato sollecitato, lo giuro! Appoggiati al muretto del largo Torre, o in Piazza Municipio con qualche " compagno di scuola " in questi giorni di ferragosto 2006, molto caldo ed umido, abbiamo fatto mente locale a quell'estate del 1943. (*) Perché no ! Ricordare…… almeno nomi e, … soprannomi, di una V^ Elementare del 1943 , ferma restando la capacità di correggere da parte di chi ricorda meglio. La nostra Insegnante: ( Carme ) Lina Siclari, di Reggio, figlia di una paesana ( donna Giovanna Scaramuzzino, Calenda ). Questa Signorina, che già veleggiava per i 40, aveva molti interessi culturali e… di altro genere, in Città, per cui se non ogni settimana, quasi, faceva il percorso Fossato - Saline ( e viceversa ) accompagnata da un " Vetturino" ( Paulu u bbancheri ) , con asino, cofinedhi , e cuscino sulla soma. …. Mi hanno ricordato che, frequentemente, il sabato per il viaggio d'andata e il lunedì per il ritorno andavano con la Signorina, in buona compagnia, fino a Nunziata o a caruccia , due signorinelle ( Pascaledha, che era una sua cugina per parte di madre , e, Ciccia … ma proprio per non tornare una, da sola, nella parte a vuoto del viaggio. Eh beh ! La scuola, i ragazzi: quando la Maestra non arrivava il lunedì, né il martedì …. insomma, qualche altra Maestra intanto, dopo qualche giorno, si prendeva cura della numerosa scolaresca. …. Ma lei era anche responsabile di un settore … della Gioventù Femminile Fascista in Città e trovava giustificazioni, qualora fossero state necessarie. La scolaresca attendeva il lunedì, il martedì … molto volentieri. ! anche perché sotto la pergola davanti alla scuola c'era sempre la possibilità di " giocare" per qualche ora d'attesa e poi tornarsene a casa, alle attitudini quotidiane: badare ai nonni, ai fratellini più piccoli, ai piccoli animali da cortile, ai piccoli quadrupedi (capre e pecore, soprattutto capre!) da portare al pascolo, legate ad una corda o catena per poterle tenere a bada, oppure, " andare all'arte" ; qualcuno, infatti, era stato avviato ad un mestiere e doveva frequentare " la bottega" del maestro: molti sarti, qualche muratore! Quella giornata lei doveva rientrare da Reggio e u bbancheri andava a Saline per “prelevarla" con l'asino, mentre noi , in attesa, sotto la pergola du cugginu figghiolu, prospiciente all'aula scolastica - della quale proprio Lui, u figghiolu, era proprietario - naturalmente giocavamo. L'orario, per tutta la vallata era scandito dalle campane della chiesa : "Il Padrenostro", intorno alle sette, il mezzogiorno, a mezzodì, l' " Ave Maria ", intorno alle 17,18 o 19 a seconda della stagione, con tempestivo e preventivo avviso da parte del Sig. Dittereo. In quegli anni per la prima volta è stato introdotto il concetto di " Orario Legale". Il treno della Signorina Maestra, il lunedì , o il martedì , oh insomma! Quando " mi serve una giornata in città, me la prendo !" I ragazzi ! Eccoci! A mente, quelli che ricordo! E' opportuno precisare che, quelli che viviamo, siamo da un pezzo pensionati e che un certo gruppo ci si incontra in paese alcune volte all'anno. Per molti di noi che hanno vissuto altrove, in Italia o all'Estero, moltissimi all'Estero, le notizie fornite potrebbero essere state date " in presunzione " senza alcun accertamento presso loro parenti, se ve ne sono e se vogliono collaborare: …, perché spesso non ricordano! E' certo, però, che, di alcuni ricordiamo molte " note caratteristiche" : il colore dei capelli, qualche difetto di fonazione (carcunu birbiava), la particolare sagoma naso, labbro, mento, il fisico esile , che ci ha consentito, già allora, di attribuire il soprannome. Il soprannome: alcuni lo portavano già di "eredità", altri lo hanno conquistato in tenera età ed è arrivato ai nostri giorni "come titolo" insopprimibile; per altri è stato usato il vezzeggiativo - diminutivo del nome… che resiste. Intanto per ricordare La nostra aula scolastica In via Maddalena Morisani - piano terra - stabile di proprietà di Domenico Pizzichemi , u figghiolu , che abitava al primo piano. Una porta - finestra a due ante con ampi sportelli a vetri e " scuri " dava sulla strada principale; una finestra con sportelli a vetri e " scuri " nel muro di sinistra, un oblò molto in alto, nel muro di fondo. L'ampiezza del locale mt. 6,00 x 6,00 - enorme per quell'epoca ! - consentiva la seguente disposizione: Entrando, da sinistra in senso orario : ad angolo la lavagna, poi la predella con il tavolo della Maestra - alle sue spalle, al muro - un piccolo appendi panni, riservato a lei. A seguire: appoggiati al muro di sinistra ed al muro di fondo : quattro banchi due per due file , rivolti verso l'ingresso. Sul muro di destra , dal fondo, tre file di tre banchi ed una da due (*) , rivolti verso la maestra. (*) La fila da due banchi ? … per permettere l'apertura totale della porta d'ingresso. Tutti i banchi da tre posti, con sedile ribaltabile e leggio inclinato apribile; tra una fila e l'altra, piccolo passaggio di circa 40 cm. Nel muro lato strada, ad altezza adeguata, erano infissi dei grossi chiodi: appendiabiti degli scolari. Il tavolo della Maestra aveva due cassetti: in uno, aperto: cancellino, gessetti e matite ; l'altro era totalmente riservato a lei e chiuso a chiave. Va precisato che per i gessetti, colorati o non, per le matite , ed altro materiale didattico provvedeva il Comune… quando poteva… In V^ Elementare si studiava la Geometria dei solidi : superficie laterale, sup. totale, volume . I solidi, in legno lisci ed ordinati in una cassetta erano a disposizione degli Insegnanti presso la Fiduciaria che li consegnava, a richiesta, a chi ne aveva bisogno. Arredi: un Crocefisso in legno grezzo appeso al muro alle spalle della Maestra ed una foto - un po’ sbiadita - della testa di Mussolini con elmetto. Due visite all' anno: il Sig. Dittereo che faceva anche della domandine e qualche minuto di buona conversazione ed il Medico Condotto che eseguiva una minuziosa ispezione delle mani e degli occhi, soprattutto degli occhi. Finita la V^ Elementare, per accedere alle , attuali , Scuole Medie, era necessario un Esame di Ammissione ( alle Medie, appunto ), presso l'unica Scuola Media di Melito P.S., o a Reggio. Quell'anno, a causa degli "eventi bellici" quest'ostacolo è stato tolto dal D.M. …. Nr. L’anno scolastico è stato chiuso nel mese di aprile a causa degli eventi bellici. Chi aveva conseguito la votazione di lodevole con solo qualche buono, alla pagella di Licenza Elementare, veniva ammesso automaticamente alla I^ Media Scritto il 31 agosto 2006 da: Antonino PELLICANO' Fate circolare questo foglio chiedendo a chi ricorda meglio, o più precisamente, di suggerire, correggere o, comunque, confermare! |