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ASSOCIAZIONE CULTURALE "I FOSSATESI NEL
MONDO"
Santo Spanò Anni '30 Con la prima
moglie ed il figlio Il Ristorante dove lavorava e di cui è diventato
proprietario
Santo Spano' da giovane
Santo Spanò in età matura
La Mamma Franesca Spaò e la figlia Antonia
UNA DELLE TANTE STORIE DI EMIGRAZIONE
FOSSATESE
Ed eccomi ancora una volta a raccontare una
storia che ha come protagonisti fossatesi emigrati nel corso dei decenni e
dei secoli passati. E' il turno di Santo Spanò espatriato nel lontano 1922.
Santo è nato a Fossato nel 1906 da Vincenzo Spanò e Francesca Sgro. Suo papà
era già stato in America nel 1905 era sbarcato dalla nave Italia il 9 maggio
di quell'anno da solo alla ricerca di fortuna come tanti altri suoi
compaesani. Rientrò in Italia subito dopo il terremoto del 1908, con i
risparmi e con il lavoro iniziò una nuova vita con la moglie e con i figli
che nascevano. Ma la I^ Guerra Mondiale e le vicende successive lo
costrinsero di nuovo a tentare di nuovo la fortuna in America. Questa volta
porto con sè il figlio Santo suo secondogenito, sbarcato dalla nave Taormina
il 14 aprile del 1922 nel porto di New York. Santo, appena sedicenne
cominciò la sua attività lavorativa come operaio cioè, come mi ha raccontato
sua figlia, con "picu e pala" nella costa est degli Stati Uniti. Tempi duri
anche per un giovane ben impostato fisicamente, intelligente quanto basta.
Si trasferisce in Arizona e lavora in un ristorante e, essendo un ragazzo di
bella presenza, si innamora facilmente della figlia del proprietario.
Diventa quindi il padrone del ristorante, ha due figli a cui da il nome di
Vincenzo al primogenito e Santo Jr. al secondo. Comincia l'agiatezza, i
soldi entrano facilmente, corona il sogno della sua vita, essere un
americano medio, abbastanza agiato. Con il passare degli anni la sua
attività si amplia sempre di più, è un uomo soddisfatto della propria vita.
Si risposa dopo qualche tempo con un'altra donna ed ha anche da questa
compagna altri due figli: Francesca e Marc. Ritorna una sola volta in
Italia, ma per poco tempo, solo per fare da padrino a suo nipote Giuseppe
figlio di sua sorella Carmela nel 1951, qualche mese: i parenti, la
famiglia, gli amici, il paese, rientra in America senza più ritornare nella
sua terra di origine e, con il passare del tempo il suo ricordo si
affievolisce sempre di più fino a che solo alcuni nipoti ricordano il suo
nome. E qui la storia continua, ci si domanda come abbia potuto conoscere la
vita di questo fossatese.
Il 30 Aprile di quest'anno (2018) ricevo questa sorprendente email
da S. Francisco:
Buon Giorno Signore,
Mi Chiamo Francesca Spano di California, USA. Mio Padre ‘e nato a
Fossato nel 1906. Si chiamava Santo Spano, ei suoi genitori erano Vincenzo
Spano e Francesca Sgro.
Visitero’ Fossato il 9 Maggio e mi chiedo se qualcuno della mia
famiglia vive ancora li. Apprezzerei molto ogni informazione che potresti
fornire.
Sfortunatamente parlo un po ‘di italiano e spero che tu parli anche
inglese nella tua risposta.
Grazie e auguri,
Francesca Spano
La mia casa natale era ed è ancora a fianco
della casa natale di Santo, ho conosciuto i suoi genitori: Don Vincenzo,
Commare Donna Ciccia e le sorelle di Santo: Antonina, Antonia, Carmela ed
Angelica e di conseguenza anche i loro figli e nipoti. Rispondo a Francesca
così:
Ciao Francesca, non ho avuto difficoltà a conoscere l'origine della
tua famiglia. Mi fa molto piacere che tu sarai in Italia il 9 del mese di
maggio. A Fossato ancora tu hai dei parenti che abitano ancora lì e sono: il
Dr. Vincenzo Spizzica figlio di tua zia Carmela e Vincenzo Fortugno figlio
di tua zia Antonina. Questo è il mio numero di telefono: 00393284295358. Io
non parlo l'inglese, utilizzo il traduttore, ma non avere preoccupazione.
Quando arrivi in Calabria chiamami al telefono, ci sarò io ad accompagnarvi
a Fossato. Ciao spero di vederci presto. Mimmo Pellicanò. Francesca è
venuta, ha conosciuto i suoi cugini ed ha visto Fossato il paese natale di
suo papà Santo. Alla fine emozionata e con le lacrime agli occhi non faceva
altro che ringraziarmi per averle fatto trascorrere: "A beatiful day in
Fossato".
P.S. per capirci non è stato necessario
conoscere bene l'inglese ma è stata la voce del sangue, specie con i suoi
cugini, a fare in modo che tutto fosse capito, compreso e gradito.
ONE OF THE MANY STORIES OF PHOSSATIAN EMIGRATION
And here I am once again to tell a story that has had its
origins emigrated over the past decades and centuries. It is the turn of
Santo Spanò expatriate in 1922. Santo was born in Fossato in 1906 by
Vincenzo Spanò and Francesca Sgro. His father had already been to America in
1905 had disembarked from the Italian ship on May 9 of that year alone
looking for luck like so many of his fellow countrymen. He returned to Italy
immediately after the earthquake of 1908, with savings and work began a new
life with his wife and children who were born. But World War I and
subsequent events forced him to try his luck again in America. This time I
bring with him the son Saint his second son, disembarked from the ship
Taormina on April 14, 1922 in the port of New York. Santo, just sixteen
years old began his work as a worker, that is, as his daughter told me, with
"picu and shovel" on the east coast of the United States. Hard times even
for a well-set physically, smart enough. He moved to Arizona and worked in a
restaurant and, being a handsome boy, he fell in love with the owner's
daughter. He then becomes the owner of the restaurant, he has two sons to
whom he gives the name of Vincenzo to his first son and Santo Jr. to the
second. The wealth begins, the money comes in easily, crowns the dream of
his life, being an average American, quite well-off. With the passing of the
years his activity is expanding more and more, he is a man satisfied with
his life. He remarried after some time with another woman and also has two
other children from this companion: Francesca and Marc. Return only once in
Italy, but for a short time, just to be the godfather to his nephew Giuseppe
son of his sister Carmela in 1951, a few months: relatives, family, friends,
the country, returns to America without returning in his homeland and, as
time passes, his memory fades more and more until only a few nephews
remember his name. And here the story continues, one wonders how he could
know the life of this fossatese. On April 30th of this year (2018) I receive
this amazing email from S. Francisco: Goodmorning Sir, My name is Francesca
Spano of California, USA. My father was born in Fossato in 1906. He was
called Santo Spano, and his parents were Vincenzo Spano and Francesca Sgro.
I will visit Fossato on May 9th and I wonder if anyone in my family still
lives there. I would greatly appreciate any information you could provide.
Unfortunately I speak a little Italian and I hope you also speak English in
your answer. Thanks and best wishes, Francesca Spano My home was and still
is next to the birth house of Santo, I met his parents: Don Vincenzo,
Commando Donna Ciccia and the sisters of Santo: Antonina, Antonia, Carmela
and Angelica and consequently their children and grandchildren . I reply to
Francesca as follows: Hello Francesca, I had no difficulty in knowing the
origin of your family. I am very pleased that you will be in Italy on the
9th of May. In Fossato you still have relatives who still live there and
they are: Dr. Vincenzo Spizzica son of your aunt Carmela and Vincenzo
Fortugno son of your aunt Antonina. This is my phone number: 00393284295358.
I do not speak English, I use the translator, but do not worry. When you
arrive in Calabria call me on the phone, I will be there to escort you to
Fossato. Hello, I hope to see you soon. Mimmo Pellicanò. Francesca came, met
her cousins and saw Fossato the birthplace of her Holy Father. Eventually
excited and with tears in his eyes did nothing but thank me for having made
them spend: "A beatiful day in Fossato". P.S. to understand this, it was not
necessary to know English well but it was the voice of blood, especially
with its cousins, to make sure that everything was understood, understood
and appreciated.
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