IL CAVALIERE DEL LAVORO DOMENICO TRIPODI
TITOLARE DELLE AUTOLINEE TRIPODI
Cliccare sulle foto per
ingrandirle
Per le foto pubblicate in questa pagina, dedicata
al Cav. Domenico Tripodi, per tante generazioni "U BOSSU" si ringraziano
i suoi nipoti Arcidiaco e in particolare il nipote Mimmo per la gentile
concessione delle immagini. Un omaggio particolare ad un uomo ed ad una
famiglia che per la loro parte hanno fatto la storia di Fossato Ionico.
Il Cav. Domenico Tripodi
U BOSSU - LA SUA STORIA
Nato a Fossato Ionico nel 1910 da Tripodi Pietro Antonio e Fortugno
Giovanna che si sposarono il 29 marzo 1909, rimasto orfano in tenera eta' per la morte
del padre deceduto il 4 settembre 1918 sul Carso durante la Grande Guerra,
ebbe un'infanzia di stenti e sacrifici. Ebbe due fratelli (Carmelo e Paolo)e
una sorella (Caterina) nati dalle seconde nozze della mamma, vedova di
guerra. Frequento' la scuola il minimo necessario per sapere leggere e
scrivere. Intelligente e intraprendente fin da ragazzo comincio' a lavorare,
prima nelle campagna della sua famiglia, poi a commerciare frutta e olio da
Fossato Ionico nella citta' di Reggio Calabria e poi creando piccole attivita'
imprenditoriali che, dopo alcuni decenni lo portarono a diventare un datore
di lavoro per decine e decine di dipendenti nella sua azienda , quasi tutti suoi compaesani,
e conoscenti oltre che parenti. Si sposo' all'inizio degli anni '30
con Carmela Fortugno, che da allora fu chiamata ed ancora oggi ricordata
come Cummari Mela a Bossa, avendo preso anche il soprannome di duo marito. Gia' prima dello scoppio della Seconda Guerra aveva aperto al
suo paese una bottega di generi alimentari e vendita di granaglie e mangimi.
Ebbe l'appalto per il trasporto dei generi di monopolio per gli abitati di Masella, Montebello e Fossato che,
portati a dorso di mulo, immagazzinava in un
piccolo deposito sito in Montebello, perche' allora la Strada Provinciale non
raggiungeva l'abitato di Fossato. Nel 1947 compro' a Roma dal Ministero della
Guerra un camion, residuato bellico americano; un tre assi alimentato a
benzina ed anche un autobus, il mitico 626, e si adopero' per ottenere la
licenza di trasporto pubblico da Montebello a Reggio Calabria. Il primo
viaggio avvenne nell'estate del 1947, erano solo due corse al giorno di andata e
ritorno. Dal ponte poco prima Montebello, si raggiungeva Fossato attraverso
lo Stretto e poi lungo il greto del Torrente Sant'Elia,
guidava il Dodge Domenico Minniti detto U LUPU e con lui il primo
bigliettaio Carmelo Tripodi detto U TINTURI
dal soprannome di suo padre. Nel periodo estivo, quando il torrente era in
secca arrivava al paese anche il piccolo bus da 26 posti. Famoso l'epigramma
scritto
dal Dr. Paolo Tripodi, medico condotto, poeta e scrittore, all'arrivo per la prima volta del bus in Piazza
Municipio sul torrente Jovani a
Fossato:
Arriva l'autobussu finu 'nda sti chiani,
allura nui, non simu cchiu' cafuni.
Purtaru a civilta' finu a Juvani,
di sacchi, scirpitedhi e bumbuluni.
Vista l'eseguita' dei posti disponibili venne
istituita la prenotazione per effettuare i viaggi di molte persone che si
recavano in citta' per lavoro, il primo addetto alle prenotazioni fu un
giovane fossatese, Nicola Musolino, detto PISTICI. Compro' anche un grande
magazzino con vendita all'ingrosso di grano, farina, sementi, c0ncimi e
generi alimentari a Reggio in Piazza Carmine dove allora c'era il capolinea dei bus
che servivano la zona jonica della provincia. Ebbe da subito l'appalto, dal
Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, per il trasporto da Reggio
Ferrovie degli effetti postali per gli uffici di Motta, Lazzaro, Saline,
Montebello e Fossato. Man mano che passava il tempo
l'azienda si espandeva e fu necessario l'acquisto dei altri bus, ricordo il
Super Taurus e il 642, Alla fine degli anni '50 ottenne la licenza per
effettuare il servizio anche da Motta San Giovanni per il capoluogo e per
Melito di Porto Salvo anche da Fossato. Le corse divennero numerose 5 andata
e ritorno da Fossato e 5 da Motta per Reggio e 2 per Melito. L'utenza, con
la l'apertura della strada provinciale fino a Fossato, aumento', agli operai
si aggiunsero studenti e impiegati, e la corsa delle sei del mattino era
effettuata con piu' mezzi, anche sei/otto autobus partivano da Fossato,
Montebello, Bivio di Sant'Elia, Lazzaro e Motta. Comincio' allora la
Rivoluzione Culturale, centinaia e centinaia di studenti raggiungevano le
Scuole Superiori e l'Universita'. Anche i figli dele faniglie piu' umili
poterono andare a scuola, che sforno' in abbondabza Dottori, Avvocati, Ingegneri, Medici,
Professori. Si innalzo' cosi' il livello culturale e professionale di Fossato
e di tutte le altre localia' servite dalle Autolinee Cav. Domenico Tripodi.
Ebbe una sola figlia: Donna Giovannina, semplice e disponibile con tutti
che sposo' un giovane originario di San Lorenzo: Don Giovannino Arcidiaco,
uomo mite e buono, ma che aveva la faccia burbera, ma .... solo all'apparenza. Il
Cav. Domenico Tripodi si diede anche alla politica e se non sbaglio fu pure
consigliere nelle elezioni comunali del 1958, era il capolista di
una lista civica di sinistra che aveva come simbolo una tromba, lo strumento
musicale. Per ricordare la sua famiglia, il suo impegno e il suo lavoro, le
foto di seguito, fornitemi dalla nipote Carmelita, rappresentano la sua
storia e della sua famiglia. Un ricordo rispettoso, affettuoso e riconoscente da parte di tutti