|
DOMENICA 16
FEBBRAIO 2020
Ecco come la Gazzetta del Sud del 20/02/2020 definisce il territorio
fossatese: <La magia della natura>. La natura ancora incontaminata, la
natura nei suoi colori, la natura nei suoi panorami, la natura in tutte
le sue sfaccettature che ancora riesce a coinvolgere la gente. Nel mese
di ottobre, quale presidente dell'Associazione "I Fossatesi nel Mondo"
sono stato contattato dalla signora Cetty Romeo, responsabile della
sezione trekking del C.A.I., Club Alpi9no Italiano, Sezione Aspromonte
di Reggio Calabria. Come consueto da diversi anni a questa parte il
nostro territorio piace molto per la sua bellezza, per la facilità con
cui si può raggiungere, per la sua storia millenaria, per i suoi siti
archeologici e per la sua economia basata sull'olio di oliva. La signora
Cetty, per conto del C.A.I. desiderava effettuare una delle prime uscite
del Club sul nostro territorio. Mi chiese se fossimo disponibili per il
Percorso Bizantino, uno dei cinque itinerari creati nel nostro
territorio e già sperimentato in altre occasioni. La nostra risposta è
stata: <certo, noiu siamo qui per fare conoscere la nostra storia, la
nostra tradizione, la nostra cultura e la bellezza che ci circonda, le
nostre produzioni eccellenti>. Ed eccoci al 16 febbraio u.s.,
cinquantadue appassionati di trekking soci del C.A.I. arrivano puntuali
all'orario previsto per le 08.45. Ad aspettarli il sottoscritto che li
avrebbe accompagnati nella loro passeggiata ed altri tre nostri soci.
Alle ore 09.00 partenza dall'Oleificio Billari lungo il torrente
Sant'Elia per raggiungere la proprietà Crea dove è ubicato il sito
archeologico di "Santastasi" per ammirare i resti dell'affresco
bizantino ancora in buona conservazione, Accanto la visita ad un antico
"trappitu", archeologia industriale della fine del diciannovesimo secolo
e, poi affrontare l'aspra salita di "Ramondino" che ci ha portato ai
piani di "Puntu d'Argentu", di "Danni" e "Fasulari". Raggiunto
l'altopiano, la strada ora in discesa, verso la Rocca di "Smiroddhu" con
le sue fantasmagoriche figure di draghi e teschi modellati dalla pioggia
e dal vento nel corso dei millenni, la cima dell'Etna innevata sulla
destra dietro l'abitato di Mastropietro nella sua maestosità degli oltre
3.400 metri di altezza. Sulla sinistra in lontananza la Rocca del
Castello di Bova Superiore e il paese di San Lorenzo, le colline di San
Pantaleo e le spiagge di Condofuri, fino a raggiungere i monolite di
Santalena che sovrasta Pentidattilo verso il mare, il sentiero tra gli
oliveti coperto di fiori gialli e viola della primavera anticipata.
Sosta accanto alla Rocca, nei suoi anfratti si raccontava la leggenda
della gallina delle uova d'oro, e del mormorio del vento che soffi8ando
nelle sue cavità sembrava un lamento di persona, definite nonj
impropriamente le "Rocce parlanti". Siosta per uno spuntino accanto la
Rocca e poi la ripida discesa fino allo stretto di Montebello, un corto
e tortuoso canyon con pareti rocciose a strapiombo di oltre 50 metri di
altezza. Raggiunto il greto del torrente Sant'Elia si risale il suo
corso, ricco di abbondante acqua, per circa due chilometri, lo si guarda
ben quattro volte fino ma raggiungere la chiesetta rurale
dell'Annunziata. Posta su un pianoro a circa duecento metri dal
torrente, edificata dalla famiglia Manti di Montebello nel 1643, E'
ancora tradizione il 25 di marzo di ogni anno che i fedeli di Fossato,
preso in consegna il dipinto della Madonna, custodito nella chiesa
dell'Assunta in Montebello e portato in processione dai fedeli
montebellesi, celebrare una santa messa propiziatoria di abbondanti
raccolti. Fino agli anni '50 si effettuava anche un grossa fiera del
bestiame. Dopo appena un km. si raggiunge l'oleificio Billari,
degustazione dei prodotti tipici locali, salumi, sottaceti, marmellate e
frutta, mentre si assiste al ciclo completo della lavorazione delle
olive dalla defogliazione, lavatura, frantumazione e centrifugazione per
ottenere l'ottimo olio vergine del nostro territorio. Era già sera
quando, dopo i rituali saluti ed un arrivederci al prossimo anno, la
comitiva lasciava Fossato per raggiungere la città di Reggio.
IL
VIDEO DI TUTTO IL PERCORSO |
|