ASSOCIAZIONE "I Fossatesi nel Mondo"
RASSEGNA STAMPA
La visita alle Grotte della Lamia, un luogo unico nel panorama
naturalistico di Montebello
12 agosto 2007, ore 7.30: l’appuntamento per la partenza è fissato
in Piazza Municipio. Da qui si parte in macchina per la pineta di
Lungia, da dove, a piedi inizia l’escursione vera e propria. C’è chi
non si presenta in piazza, ma si incammina direttamente in auto
verso la pineta per incominciare ad assaporare l’aria di montagna.
L’ora mattutina non fa desistere la gente dall’iniziare questa nuova
avventura. Infatti anche chi è andato a letto tardi (e sono quasi
tutti i presenti) con qualche sbadiglio è presente all’appello. Sono
circa le ore 8 quando il gruppo parte, destinazione Lungia. Le
persone sono ansiose di scoprire un lembo di paradiso della natura.
Arrivati alla pineta, si procede a controllare che negli zaini non
manchi nulla: acqua, viveri, macchina fotografica. Dalla pineta di
Lungia si parte a piedi che sono già le ore 9. Non hanno voluto
mancare all’escursione neanche i suonatori di grancassa, tamburo e
piatti. E non è facile suonare mentre si sale per fare un’escursione
a più di 600 metri di altitudine. Il tracciato è stato predisposto
dall’architetto Salvatore Cuzzucoli e dalla guida Bruno Tripodi, che
hanno segnato il percorso, sia per il viaggio di andata che per
quello di ritorno. I due soci dell’associazione “ I Fossatesi nel
Mondo” hanno svolto nel migliore dei modi il proprio incarico.
Durante il percorso, tra panorami mozzafiato, alberi e piante di
ogni tipo, la gente approfitta per fare uno spuntino o per
dissetarsi. Non mancano le riprese con videocamera e le fotografie.
Sono state previste delle brevi soste che vengono sfruttate da tanti
per far riposare le gambe e da alcuni per ballare la tarantella.
Dopo qualche ora di cammino si arriva in prossimità delle Grotte e
c’è molta curiosità per chi, per la prima volta, arriva fin quassù.
Finalmente ci siamo! L’ultima parte del tragitto, qualche centinaio
di metri, è in discesa. E si arriva all’entrata. Gli escursionisti
rimangono affascinati. Bruno, la guida, organizza l’entrata a gruppi
di 5 persone alla volta. Ognuno è impaziente di incunearsi tra le
stalattiti all’interno che alle estremità, gocciolano di acqua pura,
per scoprire un mondo di milioni di anni fa. A turno, tutti entrano
accompagnati dalla guida che fa luce con la lampada e dà le
opportune istruzioni. Chi esce dopo aver visitato le Grotte, ha
parole di ammirazione e frasi ad effetto. Riportiamo, una fra le
tante: quella del prof. Luigi Sclapari che all’uscita ha esclamato
soddisfatto: “Un paradiso!” Quando tutti hanno terminato le visite,
si procede ad un ristoro sull’erba vicino all’entrata della
spelonca. Poi, si prende la via del ritorno. Tutti sono soddisfatti
e hanno qualcosa da dire sul perché questa meraviglia della natura
non è stata pubblicizzata e sfruttata a fini turistici, essendo per
molti ancora sconosciuta. E così l’associazione “ I Fossatesi nel
Mondo” riceve parole di apprezzamento delle circa 100 persone che
hanno goduto di questa mezza giornata da favola, per aver inserito
in programma la valorizzazione dei nostri luoghi di grande
interesse.
da
www.montebello.ionico.blogspot.com
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