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Cusì era ‘u nataliDomenica 19 dicembre si è svolta a Fossato Jonico la manifestazione "Cusì era ‘u Natali", una rievocazione del Natale e degli antichi mestieri dei nostri antenati, organizzata dalla Direzione didattica di Montebello insieme all’Associazione socio-culturale "Il Lume" e all’Oratorio di Fossato. Una moltitudine di persone ha ripercorso le vecchie vie del centro storico in contrada "Torre", visitando le antiche abitazioni di una volta, opportunamente rimesse a nuovo mediante gli oggetti, le usanze e i mestieri antichi; così la gente ha potuto rivisitare l’osteria con le botti e il vino, ‘u pagghiaru dove veniva custodita la paglia, riscoprire ‘u scarparu che rimetteva a nuovo le scarpe malandate, ‘u furgiaru che lavorava il ferro, ‘a sarta che cuciva i vestiti, ‘a lavandara che stendeva i panni appena lavati, ‘u falegnami che con la pialla lavorava il legno, ‘u barberi che, con gli apprendisti attenti, tagliava i capelli e faceva la barba ai clienti, ‘u caddaranu che stagnava le pentole, ‘u carbunaru che sistemava il legname per ottenere poi il carbone, ‘u cestaru che costruiva i cesti, ‘u furnaru che preparava il pane, ‘u bucceri che tagliava la carne e così via. Tutto ciò mentre struggenti melodie natalizie (mediante l’installazione di una catena di diffusori sonori ideata da uno dei soci del "Lume" Francesco Pellicanò) riempivano le viuzze del percorso rendendo ancora più emozionante l’atmosfera del Natale. Dopodichè le persone, giunte al castello Piromallo, hanno potuto ammirare in una vecchia stanza dello stesso, con tanto di paglia, bue, asino e bambino vero, la rappresentazione della Natività e, subito dopo, l’arrivo dei Re Magi seguiti da una caratteristica fiaccolata. Gli attori di queste rappresentazioni sono stati gli alunni delle scuole elementari e i loro genitori. I Ragazzi (più di 80) sono stati preparati con cura e attenzione dalle suore, e gli insegnanti della scuola elementare di Fossato, insieme ai ragazzi del "Lume", sono stati impegnati per giorni a pulire e a mettere a nuovo le viuzze e le case del borgo "Torre". A conclusione della manifestazione, tutti i presenti si sono diretti verso l’edificio della scuola elementare, all’entrata della quale, per la gioia dei più curiosi, sono stati esposti una varietà di oggetti che i nostri padri e i nostri nonni usavano in casa e in campagna quali ‘u crivu ( serviva per separare le foglie dalle olive raccolte), l’ogghialoru (contenitore per versare l’olio di oliva a tavola), ‘a lanterna (lampada ad olio), ‘a giarra (contenitore in terracotta per olio), ‘u panaru (cesto in vimini), ‘u tripodu (oggetto in ferro usato nel focolare), ‘u tianu (pentola), ‘a cucchiara (mestolo), ‘a fasceda (usata per la forma dei formaggi), ‘a statìa (bilancia), ‘u quartu (misura per olio), ‘u salaturi (oggetto usato per mettere in salamoia), i brigghia (gioco simile a quello dei birilli), ‘u bumbuledu (contenitore per acqua), ‘u braceri (conteneva il fuoco per riscaldarsi), ‘u fusu (serviva per filare la lana), e molti altri. All’interno della scuola, poi, tra una mangiata di crispelle e una bevuta di vino buono, tra un assaggio di torroni fatti in casa e una fetta di panettone,i presenti hanno avuto l'occasione di visitare il presepe della scuola e di danzare a ritmo di tarantella, grazie all’esibizione di alcuni componenti del gruppo folk "I Calabriselli". Tra i presenti, l’assessore provinciale alla viabilità Giuseppe Gullì, il Sindaco di Montebello Avv. Loris Nisi insieme alla Giunta Municipale, il capogruppo dell’opposizione Ugo Suraci, la Direttrice del plesso scolastico Dott.ssa Carmela Cento. Una delegazione dell’Associazione "Rangers International Italia" di Saline, guidata dal presidente Annunziato Foti, ha coadiuvato i Vigili Urbani per quanto riguarda il servizio d’ordine. La collaborazione per la prima volta a Fossato tra l’Associazionismo (Il Lume), la Scuola (la Direzione Didattica di Montebello) e l’Oratorio, ha dato, quindi, risultati esaltanti, e sicuramente continuerà ad essere attuata in futuro per altre iniziative. I promotori della manifestazione "Cusì era ‘u Natali" hanno proposto ai cittadini, per un giorno, di andare indietro nel tempo alla ricerca delle nostre radici, con la riscoperta di usanze, utensili e modi di vivere d’altri tempi; nello stesso tempo hanno voluto rappresentare e propagandare i veri valori della Natività che consistono nella solidarietà e nell’aiuto verso gli altri, nella carità e nell’abbandono di ogni corsa sfrenata verso la ricchezza e il lusso; valori che la società contemporanea, protesa verso il consumismo e l’egoismo, ha abbandonato. Alcune immagini delle varie manifestazioni:
La processione verso la grotta del Bambino.
Un gruppo di pastori
Si cerni a liva cu crivu o Burgu. Aspettando il Bambino Gesù.
U Barberi Organettu e Tambureddu
U Cannistraru e comu si filava a lana All'interno della Grotta del Bambino
La processione verso la Grotta Babbo Natale distribuisce doni davanti la Scuola
Comu si cirniva a liva. I ricamatrici
U scarparu
U furgiaru
I Tamburinari per le Vie del Paese |
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