"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 






 

GENTE COMUNE FOSSATESE

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Soldato Macheda Francesco disperso in Russia

Notizie fornite dal pronipote Fabio Macheda

  • Nato il 9/2/1911 a Lianò (Saline Joniche) da Macheda Candeloro Antonino e Calabrò Carmela (terzo di 7 fratelli, tre femmine e quattro maschi)
  • Era fumatore e cacciatore incallito
  • Frequentò le scuole fino alla terza elementare
  • fu chiamato come soldato di leva il 7 novembre 1931 Assegnato al Reggimento artiglieria da costa di Messina  svolgeva la mansione di servente al pezzo viene congedato il 3 settembre 1933;
  • richiamato il 10 aprile 1935 Assegnato al Reggimento artiglieria da costa di Messina. Il 22 maggio 1935 viene assegnato al 10° Reggimento Artiglieria di corpo d'armata
  • consegue la nomina a conducente di autoveicoli e viene assegnato alla Sezione Comando del 319° autoreparto e inviato in Eritrea dove rimarrà fino al 27 Febbraio 1937 partecipando alle operazioni militari per la conquista delle colonie dell A.O.I ( AFRICA ORIENTALE ITALIANA) col 319° e 311° Durante la campagna d'Africa incontra spesso il militare fossatese Fortunato Fortugno Santo il quale essendo cuoco gli procura spesso acqua e viveri
  • Viene decorato della medaglia commemorativa delle operazioni militari in A.O.I. con R.D.n. 1150 del 27-4-1936
  • Richiamato in guerra il 10 giugno 1940 contro Inghilterra e Francia
  • Il 24 gennaio del 1941 viene inviato in Albania dove rimane fino al 20 giugno 1941
  • Viene autorizzato a fregiarsi del distintivo della campagna di Albania ed applicare sul nastrino una stelletta
  • Il 29 giugno 1942 viene assegnato alla divisione Julia
  • Il 6 gennaio 1943 risulta disperso 
  • Inviò l'ultima lettera alla famiglia il 1 Giugno 43
  • Nel 1995 abbiamo ricevuto una lettera della Commissione Ministeriale Caduti in Guerra che comunicava che "Il soldato Macheda Francesco è da intendersi deceduto il 23/7/1943 per cause sconosciute in Russia, mentre era internato nell'ospedale n. 5379 di Viet Luzki e sepolto in località sconosciuta"
  • Nel campo di Viet Luzki morirono solamente 16 Italiani, per questo motivo è ancora viva nella famiglia la speranza che non sia stato sepolto in una fossa comune e che quindi si possa prima o poi ritrovare il luogo di sepoltura.

Colonna di prigionieri Italiani in Russia

 

 

                           

 
    

                        

 

 

 

 

 

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