"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 
 

                                                                       

                                                               I COLORI DI GIUGNO

Durante il mese di giugno i nostri orti sono di un verde intenso, le varietà di ortaggi coltivati sono tante ed i loro colori diversi. In queste foto si possono vedere i "cucuzzari" in fiore

(A sinistra) Quante frittelle di fiori di "cucuzzara" croccanti appena uscite dalla padella abbiamo assaporato nella nostra fanciullezza e gioventù. Antichi sapori che si sono persi nel tempo.

I pastidhi di cucuzzari venivano e vengono seminate ancora oggi al limite dell'orto, sulla cresta dei solchi, in modo che possono arrampicarsi su palizzate, reti metalliche di recinzione ed alberi. La mattina presto, prima dell'alzarsi del sole, è questo il momento migliore per raccogliere i fiori. Una volta puliti e lavati, si tagliano a tocchetti sottili, si prepara una leggera pastella con farina, acqua, sale, prezzemolo, aglio tritato finemente e poi si amalgama tutto insieme. Si versa la pastella a cucchiai dentro una padella con abbondante olio bollente. Una girata su e giù, al massimo un minuto e la frittella è bella croccante da gustare, facendo attenzione a non scottarsi la lingua, naturalmente.

(A sinistra) Anche i fagiolini sono ortaggi "giugnitichi", teneri, ancora senza fili, sono da amalgama principale ad un buon piatto di pasta, patate e fagiolini. Di raffinato gusto, appena tolti dalla pentola si condiscono con abbondante olio crudo, il cui aroma viene esaltato dai vapori che si alzano dal piatto caldissimo. I fagiolini, sbollentati, raffreddati, conditi con olio, aceto, sale q.b., basilico crudo, un spicchio d'aglio sminuzzato e due foglie di mentuccia, ed ecco un contorno da re!

(A fianco) I Gelsi, i cezzhi ed il loro frutto i muredha, rappresentavano negli ultimi due secoli la piantagione per eccellenza del nostro paese. "A frunda", le loro foglie, era l'unico alimento per i bachi da seta, altra ricchezza persa nel tempo. Ora qualche rara pianta, di "'mbiviratizzu" come questa a fianco. I muredha hanno perso anche il loro squisito sapore e gli sciroppi da diluire con acqua fresca, come dissetante sono un vago ricordo

Sotto na bella casedha i fagiolini

. (sotto)

u basilicò, aroma forte utilizzato dappertutto, crudo, dal sapore esotico che esalta il gusto di qualsiasi insalata

A destra ed a sinistra na cirasara, forse una delle poche rimasta nei dintorni di Fossato. I cirasi sono di qualità sanpetrigni. Dalla polpa dura e dal sapore dolcissimo

Una nuova pianta ornamentale, dai grossi fiori a campana adorna una lussureggiante aiuola

Nelle immagini a destra e sotto un primo piano da cirasara. La foto rende poco rispetto alla scena che si presenta  agli occhi del fotografo. I frutti sembrano dire: <mangimi, mangimi>. Ma abbiamo evitato .... se no, come si dice <nu cirasu, tira l'atru, e al padrone sarebbe rimasto ben poco>.

(Sotto) Na granatara in fiore, altra pianta ormai destinata a scomparire dalle nostre campagne.

(A sinistra) La chioma maestosa e fiorita di na castagnara.

 

(A destra)

Na nucara dal colore verde intenso