"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 

 

RACCOLTA DI POESIE

dal libro “Piccole cose” del Dottor Paolo Tripodi (Medico in Fossato)

L'aperitivo e l'appetito

L'aperitivo, che dell'appetito

è sempre in caccia e sempre inutilmente,

alfine, quasi vinto ed avvilito

fra sè disse: "io non combino niente;

la fame c'è, ma l'appetito è raro".

Ed allora divenne scettico ed ... amaro

Tristi ricordi

Rammentandosi il cuoio di un tamburo

di quando, vita natural durante,

copriva d'un somaro il dorso duro,

sospirò mesto:"il battere è incessante

e peggior che da vivo. Ohimè! Tapino!

neppur la morte muta il mio destino!"

La spiga e il vento

Soffiando tra la messe, un pò a diletto,

ad una vecchia spiga disse il vento:

"ho visto che t'inchini al mio cospetto,

e del saluto tuo son ben contento."

E l'altra:"ma l'inchino, che tu vanti,

è da me fatto con diverso metro:

io non m'inchino, quando sei davanti,

ma, viceversa, quando sei di dietro."

Il topo e la filosofia

C'era un trattato di filosofia,

per dire il vero, astruso ed indigesto;

nessun l'aveva infatti in simpatia,

cosa, ch'è comunissima, del resto.

Ma un topo, invece, lo trovò discreto

e tal da ... divorarlo addirittura:

non è ... per tutti, quella scienza pura.

La formica e la cicala

Una formica vecchia ed ammalata,

costretta di restare inoperosa,

fu subito da tutti criticata,

perchè pareva assurda una tal cosa.

E' la cicala disse alla formica:

"questo è l'attaccamento alla fatica?"

Le due rotaie

Una rotaia disse all'altra: "è strano

questo compito nostro: siam vicine

e viceversa andiam così lontano

e mai c'incontriam sino alla fine.

Rispose l'altra: "ma tu ben lo sai

che certi incontri dàn soltanto guai!"

 

 

 

Il formichiere si riposa

Il formichiere stavasi in panciolle,

crogiolandosi al sol, beatamente;

e l'ape, che scendeva giù dal colle,

lo rimbrottò: "lavora, buono a niente!"

E l'altro: "io abborrisco le fatiche,

lavorano per me le mie formiche."

La lanterna cieca

Quando s'accorse la lanterna cieca

ch'era costretta di ... veder sovente

qualunque azione ripugnante e bieca;

gridò con forza e disperatamente:

"non voglio più ... veder roba sì trista,

oh, per favore, datemi ... la vista."

Il paradiso perduto

Stuzzicava l'uccel del paradiso

un picchio, invero in modo non fraterno.

E il picchio poi proruppe all'improvviso:

"uccel del paradiso, vai ... all'inferno."

Lo specchio e il brutto ceffo

Un brutto ceffo, la di cui sembianza,

era tale da incutere paura,

disse allo specchio, in tono d'arroganza:

"tu mi fai fare pessima ... figura".

Rispose l'altro: "il peggio sai qual'è?

sei proprio tu, che rendi brutto me.

Il garofano all'occhiello

Al garofano, ch'era in un occhiello,

disse computamnete la viola:

"Oh, messo là, stai bene e sei più bello!"

E l'altro: "oh, no, son preso per la ... gola."

Il buon senso

Vedendosi oramai tutto in disuso,

o, per lo meno, molto giù di tono,

il buon senso fu tanto disilluso

che brontolò: "forse son ... troppo buono."

La talpa spiega

La talpa del suo viver sottoterra

espose la ragione in due parole:

"sto sempre mantenendo ... aperta guerra

alle magagne, che rischiara il sole."

Il baco

Fu detto al baco: "da farfalla, almeno

può dirsi che raggiunta avrai la meta."

Rispose il baco: "ma, ciò non di meno,

se non son verme, non fo la seta."