L'aperitivo e l'appetito
L'aperitivo, che
dell'appetito
è sempre in caccia e sempre inutilmente,
alfine, quasi vinto ed avvilito
fra sè disse: "io non combino niente;
la fame c'è, ma l'appetito è raro".
Ed allora divenne scettico ed ... amaro
Tristi ricordi
Rammentandosi il cuoio di un tamburo
di quando, vita natural durante,
copriva d'un somaro il dorso duro,
sospirò mesto:"il battere è incessante
e peggior che da vivo. Ohimè! Tapino!
neppur la morte muta il mio destino!"
La spiga e il vento
Soffiando tra la messe, un pò a diletto,
ad una vecchia spiga disse il vento:
"ho visto che t'inchini al mio cospetto,
e del saluto tuo son ben contento."
E l'altra:"ma l'inchino, che tu vanti,
è da me fatto con diverso metro:
io non m'inchino, quando sei davanti,
ma, viceversa, quando sei di dietro."
Il topo e la filosofia
C'era un trattato di filosofia,
per dire il vero, astruso ed indigesto;
nessun l'aveva infatti in simpatia,
cosa, ch'è comunissima, del resto.
Ma un topo, invece, lo trovò discreto
e tal da ... divorarlo addirittura:
non è ... per tutti, quella scienza pura.
La formica e la cicala
Una formica vecchia ed ammalata,
costretta di restare inoperosa,
fu subito da tutti criticata,
perchè pareva assurda una tal cosa.
E' la cicala disse alla formica:
"questo è l'attaccamento alla fatica?"
Le due rotaie
Una rotaia disse all'altra: "è strano
questo compito nostro: siam vicine
e viceversa andiam così lontano
e mai c'incontriam sino alla fine.
Rispose l'altra: "ma tu ben lo sai
che certi incontri dàn soltanto guai!"
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Il formichiere si riposa
Il formichiere stavasi in
panciolle,
crogiolandosi al sol, beatamente;
e l'ape, che scendeva giù dal colle,
lo rimbrottò: "lavora, buono a niente!"
E l'altro: "io abborrisco le fatiche,
lavorano per me le mie formiche."
La lanterna cieca
Quando s'accorse la lanterna cieca
ch'era costretta di ... veder sovente
qualunque azione ripugnante e bieca;
gridò con forza e disperatamente:
"non voglio più ... veder roba sì trista,
oh, per favore, datemi ... la vista."
Il paradiso perduto
Stuzzicava l'uccel del paradiso
un picchio, invero in modo non fraterno.
E il picchio poi proruppe all'improvviso:
"uccel del paradiso, vai ... all'inferno."
Lo specchio e il brutto ceffo
Un brutto ceffo, la di cui sembianza,
era tale da incutere paura,
disse allo specchio, in tono d'arroganza:
"tu mi fai fare pessima ... figura".
Rispose l'altro: "il peggio sai qual'è?
sei proprio tu, che rendi brutto me.
Il garofano all'occhiello
Al garofano, ch'era in un occhiello,
disse computamnete la viola:
"Oh, messo là, stai bene e sei più bello!"
E l'altro: "oh, no, son preso per la ... gola."
Il buon senso
Vedendosi oramai tutto in disuso,
o, per lo meno, molto giù di tono,
il buon senso fu tanto disilluso
che brontolò: "forse son ... troppo buono."
La talpa spiega
La talpa del suo viver sottoterra
espose la ragione in due parole:
"sto sempre mantenendo ... aperta guerra
alle magagne, che rischiara il sole."
Il baco
Fu detto al baco: "da farfalla, almeno
può dirsi che raggiunta avrai la meta."
Rispose il baco: "ma, ciò non di meno,
se non son verme, non fo la seta."
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