"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 

IL MIO VIAGGIO INTORNO AL MONDO

 

 

 

 

IL MIO VIAGGIO II^ PARTE "STATI UNITI"

Partiamo alle 9.00 dopo una ricca colazione e appena lasciata Albany prendiamo una autostrada che porta verso sud/ovest. Il traffico è inesistente e si procede abbastanza veloce rispettando i limiti di 70 miglia all’ora. Durante il viaggio Frank continua a raccontarmi la sua storia, da ragazzo da Gioiosa emigrò a Torino dove ha lavorato per qualche anno nell’edilizia e in qualche fabbrica, stava abbastanza bene, la paga bastava ed avanzava. Tornando a Gioiosa per le ferie estive ha conosciuto sua moglie che aveva i parenti in America. Dopo poco tempo la raggiunge, la sposa per ottenere la cittadinanza americana e si stabilisce a New York. Faceva le manutenzioni dei marciapiedi della municipalità ma dopo una diecina di anni si è trasferito ad Albany, dove vive in pensione vicino alle figlie ed ai nipoti dopo tanti anni di duro lavoro. Arriviamo al luogo dell’appuntamento con Virginia in leggero anticipo. Ed ecco che arriva mi saluta, le presento i  miei amici e subito la discussione è cordiale ed amichevole. Nemmeno il tempo di un caffè e si parte in direzione Almira, dove Virginia ha casa e per fare la spesa in un supermercato. Per arrivare a casa di sua mamma, la cugina Angela sono circa 65 miglia di strada statale, la famosa statale 66, molto scorrevole che attraversa i boschi della Pennsylvania in direzione est/ovest. I colori sono splendidi, le foglie degli alberi, siamo in autunno avanzato, vanno dal verde, al giallo, al marrone fino ad un rosso intenso. Alle 3 del pomeriggio arriviamo dalla cugina Angela, con lei anche la figlia Francesca. Il posto è molto bello poche case sparse ai margini della strada, è il villaggio di Gaines a circa 10 km da Galeton, il comune, una cittadina di circa 7.000 abitanti, una volta molto famosa perché era raggiunta dalla ferrovia per il trasporto dei tronchi delle vicine foreste, costruita tra l’altro dai tanti nostri paesani, colà emigrati dall’inizio del 1900. L’incontro con la cugina Angela è emozionante, davanti a me la persona più anziana e vivente nata a Fossato Ionico. 102 anni portati con splendida freschezza mentale. Subito il discorso sui nostri familiari in Italia e la sua curiosità a sapere di tutti, dal più grande al più piccolo.

 

In serata arrivano sua figlia Antonietta con alcuni figli e tanti nipoti. Cerco di stimolare la memoria della cugina Angela facendole alcune domande sulla sua vita prima che sposasse il cugino Santo Pansera e lo raggiungesse in America nel 1927. Mi racconta di tanti cugini sistemati nella zona, operai nella ferrovia e costruttori. Vengono alla luce tante storie sconosciute e si risolvono tanti dubbi. A notte fonda andiamo a dormire, stanchi per la lunga giornata. La mattina dopo, domenica, sveglia alle 7. Bisogna preparare il ragù alla fussatota e poi andare a messa. Poco prima di partire assisto ad una piccola discussione tra Virginia e la cugina Angela. Non vuole portare il bastone, non vuole che la gente la vede appoggiarsi al bastone, e si incammina spedita verso la macchina. Verso le 11.00 cominciano ad arrivare tutti i nipoti con le relative famiglie, l’atmosfera è molto cordiale tra i tanti cugini c’è un affiatamento indescrivibile. Bisogna preparare la tavola per almeno 20 persone a casa di Antonietta la figlia più grande, si attraversa la strada e si è già a casa sua. Suo marito, ex maggiore dell’aviazione americana mi porta in giro per farmi vedere la casa. Mi parla in inglese e riesco a capire tutto quello che mi dice. Durante il suo servizio militare a seguito dell’esercito americano è stato anche in Germania e ricorda ancora tante parole della lingua tedesca. Tutto introno alla casa un prato di circa un ettaro con un manto erboso e qualche albero di alto fusto. Ancora a bordo del trattore una volta alla settimana, prima che arrivi la neve, la rasa e pulisce tutto il prato, il manto erboso sembra una coperta di verde stesa tutto intorno alla casa. Conosco i figli ai Antonietta ed i loro figli e nipoti. Nella famiglia della cugina Angela è stata raggiunta la quinta generazione. A partire da lei sua figlia Antonietta e poi sua figlia Caterina Angela ed ancora sua figlia Cristine Michelle sposata Jessup fino all’ultima nata: Ava. Appunto cinque generazioni di donne con cinque cognomi diversi! Dopo pranzo si passa ai dolci, di ogni tipo e qualità, ce n’è per tutti i gusti; c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alla fine un buon caffè ed una sigaretta all’aperto,  me ne accorgo che almeno altre 4 persone si uniscono a me lontano dalle persone anziane e dai bambini.

Tutta la settimana successiva la passo in compagnia della cugina e di Virginia e Francesca, ma quasi ogni giorno qualche nipote viene a trovare l’anziana nonna. Scopro che la cugina Angela è abbastanza golosa, sui vari mobili della casa ci sono dei piccoli cestini colmi di cioccolatini di vario genere, lei la mattina riempie le tasche della maglia e ogni tanto ne scarta uno e lo fa sciogliere in bocca. Ogni tanto mi si avvicina e me ne offre uno dicendomi: <Ccà cugginu, ‘nducitivi a bucca>. Scopro ancora un’altra cosa, dovunque la portano le sue figlie porta sempre con sé una bottiglietta d’acqua che riempie nel rubinetto di casa sua, senza di quella preferisce non bere, ed ha anche una certa familiarità con la Coca Cola che beve volentieri. Durante la giornata mi racconta dei tanti nostri paesani, parenti che sono arrivati da quelle parti, quello che hanno fatto di bello, di buono ed anche d’altro.

Sabato 14 novembre tutta la parentela è stata ospite di Antonietta nell'altra sua casa per la cena. Anche lì ci hanno raggiunto amici di origine italiana e come sempre grande festa e cordialità. Domenica e lunedì sempre ad ascoltare la cugina Angela nei suoi racconti di Fossato della sua gioventù prima di andare in America, e dei suoi primi anni lontano da casa, dai parenti, dagli amici e da Fossato, senza conoscere la lingua e persone. Poi a poco a poco imparato l'inglese, la sua vita di mamma di famiglia dai sani principi morali trasmessi alle sue quattro figlie e da lì ai nipoti ed ai pronipoti. In serata prima di andare a letto ci salutiamo, perchè il giorno dopo sarei partito alle 5.00 del mattino, e per lei sarebbe troppo presto, per raggiungere l'aeroporto di Pittsbourg, accompagnato da Virginia Antonietta e suo marito. Per l'emozione mi si inumidiscono gli occhi, prometto alla cugina di ritornare per il 105° compleanno, di mettercela tutta e di aspettarmi, tornerò con mia moglie! La mattina dopo appena mi sveglio lei è già alzata per salutarmi ancora una volta. E' stato troppo emozionante abbracciare una signora di 102 anni e mezzo, lucidissima e affettuosissima. Ciao cugina Angela a presto insieme a tutta la vostra famiglia.Sabato 14 novembre tutta la parentela è stata ospite di Antonietta nell'altra sua casa per la cena. Anche lì ci hanno raggiunto amici di origine italiana e  come sempre grande festa e cordialità. Domenica e lunedì sempre ad ascoltare la cugina Angela nei suoi racconti di Fossato della sua gioventù prima di andare in America, e dei suoi primi anni lontano da casa, dai parenti, dagli amici e da Fossato, senza conoscere la lingua e persone. Poi a poco a poco imparato l'inglese, la sua vita di mamma di famiglia dai sani principi morali trasmessi alle sue quattro figlie e da lì ai nipoti ed ai pronipoti. In serata prima di andare a letto ci salutiamo, perchè il giorno dopo sarei partito alle 5.00 del mattino, e per lei sarebbe troppo presto, per raggiungere l'aeroporto di Pittsbourg, accompagnato da Virginia Antonietta e suo marito. Per l'emozione mi si inumidiscono gli occhi, prometto alla cugina di ritornare per il 105° compleanno, di mettercela tutta e di aspettarmi, tornerò con mia moglie! La mattina dopo appena mi sveglio lei è già alzata per salutarmi ancora una volta. E' stato troppo emozionante abbracciare una signora di 102 anni e mezzo, lucidissima e affettuosissima. Ciao cugina Angela a presto insieme a tutta la vostra famiglia.

 

 

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