"FUSSATOTI" RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 
 

Nella tripodi Zappia

INTERVENTO DELLA SIGNORA NELLA TRIPODI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“ESPLORANDO FOSSATO E DINTORNI”

Uno spicchio di anima comune aleggia fra noi, uno spicchio che, però, stravolge la propria geometria per disegnare 2 esperienze:

  1. · l’intensa attività  dell’Associazione Culturale i “Fossatesi nel Mondo”;

·         la presentazione del libro “Esplorando Fossato e dintorni”.

 

 

Promotori ed attori dell’iniziativa letteraria sono l’Associazione Culturale “I Fossatesi nel Mondo”, i docenti e gli alunni delle classi III^ - IV^ - V^ della Scuola Primaria e delle classi I^ - II^ - e III^ Sezione F della Scuola Secondaria di I Grado dell’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico – Plesso Fossato Jonico.

Per ciascuno di noi esiste un luogo della memoria in cui rifugiarsi per recuperare, nel deserto delle emozioni, il senso dell’essere soppiantato dal senso delle apparire a tutti i costi; per riflettere sul rapporto con il tempo; per dilatare spazi di quiete nel vortice della complessità della vita, snervante, tortuosa, faticosa che ci obbliga ad essere amalgamati, incasellati, ammassati.

Per l’Associazione Culturale “I Fossatesi nel Mondo”, ritengo che il luogo della memoria sia:

a)  porre una costante attenzione non solo a ciò che avviene, ma anche al contesto culturale e sociale in cui avviene;

b)  veicolare i contatti e gli scambi attorno a campi di interesse comune, abbattendo confini, muri, steccati e costruendo ponti per una aggregazione sana ed operativa: una parola magica, “confronto”, annulla l’incomunicabilità, corrosiva della convivenza sociale;

c) privilegiare relazioni affettive con chi è stato costretto a sradicarsi dalla propria terra e dalla propria cultura per andare incontro all’ignoto, stimandone ed ammirandone lo spirito di sacrificio, la capacità di inserirsi nella cultura del luogo in cui è emigrato; l’orgoglio della sua calabresità; l’evocazione, dai ricordi velati, dalla lontananza e dalla nostalgia di Fossato, luogo “eterno”;

d)  impegnarsi in strategie condivise di valorizzazione e riutilizzazione del nostro territorio;

e)  intrecciare il presente ed il passato, conservando, trasmettendo e difendendo dall’incalzare della modernità, la cultura della tradizione. “Tutto lo splendore e tutte le frazie del mondo sono nel passato” scrive Anatole France; ed è proprio così: l’oblio cancella le testimonianze della nostra storia, il ricordo, al contrario, produce pensiero.

In quest’ottica l’Associazione è da vivere come un percorso ideale di crescita. Ben venga sempre un maggiore coinvolgimento di tutti, adulti, giovani, ragazzi.

Per i docenti credo che il luogo della memoria, in questa particolare circostanza, sia, nella formulazione più sintetica, la significante e dinamica processuale programmata ed attuata; la rivitalizzazione di modalità e strumenti; l’adattabilità critica ai differenti contenuti dell’opera; la sollecitazione delle intelligenze processuali e dei diversi talenti degli allievi.

Ed essi, per la percezione gratificante dell’incarico ricoperto di “investigatori”, “ricercatori”, hanno saputo impegnare sul campo le loro facoltà, ravvivando i colori, quello bianco del pane fatto in casa, quello rosso del vino e quello verde-giallastro e bruno delle olive; e perseverando la memoria di vecchi mestieri, di riti antichi e moderni, di feste popolari.

Hanno impreziosito i loro scritti con termini locali: il dialetto è un valore da difendere, perché segno di appartenenza, di viva identità. Tenere,  garbate, misurate ed armoniche le loro creazioni poetiche sono tutte un inno al paese natio. Con rapide pennellate evocano paesaggi ed immagini di bellezza e di vita; delineano sentimenti, sensazioni, impressioni; cantano ricordi e speranze.

Dal connubio tra Associazione e Scuola, dalla simbiosi di pensiero ed azione, è nato il libro “Esplorando Fossato e dintorni”.

Ha dentro di sé l’energia della novità, il valore della freschezza, il richiamo dell’entusiasmo, il desiderio della scoperta. Il viaggio nella vita del paese è cronaca e cuore.

E’ cronaca perché racconta pagine preziose della storia e della cultura di un paese, che vanta origini antiche, collocato in una pittoresca cornice naturale, ricco di valori umani.

Dal libro occhieggiano testimonianze artistiche[1] e siti archeologici[2], escono bellezze paesaggistiche[3]; profumi, odori e suoni invadono l’aria; mito e realtà si sovrappongono.

Ma è anche cuore, perché c’è l’amore, l’attenzione per il paese, acre ma dolce come il miele, un paese da camminare, passeggiare, respirare, gustare, vivere, con le sue luci e le sue ombre, con i suoi problemi che limitano lo sviluppo, per condividere l’emozione di far parte della sua storia.

E qualcosa in più emerge dall’opera: la determinazione che ha animato la mente dei suoi abitanti e che, oggi, ha ripreso nuova vitalità. Che il mondo associativo e quello scolastico continuino a tramandare le fiaccole della vita, “ridipingendo” il passato, qualificando il presente ed avviando al futuro, seguendo la massima: “Le mani nel mondo, le radici nel cuore”.

Mi auguro che si possa ancora godere assieme di momenti simili, momenti in cui si fondono idee, progettualità, comunicazione.

Il compiacimento più caldo e sincero all’Associazione Culturale “I Fossatesi nel Mondo”; i rallegramenti più vivi e cordiali ai docenti ed ai discenti; e il mio grazie più sentito e riconoscente a tutti voi per la gentile disponibilità ad ascoltare le mie parole.

Nella Tripodi Zappia

 

[1] Chiesa bizantina di S. Anastasio, con i suoi affreschi; chiesetta dell’annunziata

[2] La grotta della Lamia

[3] Lungìa