Avevo dimenticato di dirti che ieri sera
hanno chiamato due cugini di mia mamma di milano (Nino e Pasqualino
Stellittano figli di mio zio Micuzzo fratello di mio nonno Bruno).
Mi hanno detto di essere assidui visitatori sia del tuo sito che del
blog e ti inviano i loro complimenti.
Saluti
Fabio
Vorrei segnalarti un errore nella
sezione foto recenti Lungia:
Le foto dell'asino e delle pecore non
sono scattate a Lungia, ma al cimitero
Ti invio alcune foto della chiesa di
Lungia che potresti aggiungere alla sezione e/o linkare alla parola
chiesa di lungia nelle pagine dove la citi.
Per quanto riguarda la sezione vecchi
mulini e frantoi ti invio le foto del vecchio mulino ad acqua di
Branchino e di quello ancora più antico (probabilmente il più
vecchio esistente a Fossato a memoria d'uomo) di Calamaci.
Ti invio, inoltre, la foto della casa
della Sig.ra Alba Pellicanò e l'articolo sul Giudice Samuel Alito
(Corte suprema degli USA) già apparso sul blog e che forse ti
interesserebbe pubblicare:
Fabio Macheda
Ti invio alcuni vocaboli legati per
lo più al mondo della macellazione che mi sembra manchino dal
vocabolario. Sottoponili a tuo fratello perchè possa prendere
spunto per delle eventuali aggiunte.
Ciao
Fabio
Scannaturi= Coltello da scanno (aggingere
come significato)
Statia= Stadera
Romanu o Romaneddu= Contrappeso della stadera
Maulà= orecchioni
Malanova= Probabilmente dal latino Mala nova (brutta
notizia),Malanno, Malanova mi ti pigghia = che possa accaderti
qualcosa di brutto, che ti venga una malattia
Vurnali= pozzanghera
Campanaru= l'insieme di polmoni, fegato, cuore negli animali da
macello
rugnuni=rene (solitamente di animali)
cularinu= interiora, retto (solitamente di animali)
iambuneddu= stinco di maiale. Solitamente quello della gamba
anteriore veniva salato a mo' di piccolo prosciutto e consumato
a carnevale (crudo o bollito). Molto spesso viene cucinato sotto
forma di frittola.
Buscica= Vescica
Cannumeli= stalattite di ghiaccio
Cannarinu vedi cannarozzu
longa= filetto (solitamente del
maiale o di altri animali da macello) potrebbe provenire da
lomba lombare (muscolo della schiena ma è solo una mia idea)
longu= lungo
suffrittu stuffatu= stufato
scurcitta o scorcitta= cotica del
maiale
scorcia= buccia
CIAO MIMMO PERDONA L'ESTREMO RITARDO MA HO LAVORATO FNO AL 24 COMPRESO E
IL COMPUTER L'HO ABBANDONATO COMPLETAMENTE! ANCHE IO AUGURO A TE E
FAMIGLIA UN FELICISSIMO ANCHE SE GIA' PASSATO NATALE, AFFINCHE' VI PORTI
TANTA GIOIA E SERENITA' E UN NUOVO ANNO ANCORA MIGLIORE RICCO DI
BELLISSIME SORPRESE E NOVITA'! SALUTI CARI DA TUTTI NOI!
Carissimo signor Pellicanò, è con vero piacere che scrivo la mia prima
mail per il sito che lei ha allestito su Fossato. Le faccio i miei più
vivi complimenti (oltre che gli auguri di buon anno) e la ragione per
cui io la ringrazio e le scrivo è molteplice. Per prima cosa affermo
così come mi hanno insegnato,che un paese senza storia è un paese senza
futuro! Lei con il suo lavoro e con l'ausilio di molti volenterosi è
riuscito a sottrarre dal disfacimento,quello che ancora rischiava di
essere inghiottito dalla trascuratezza dei tempi e dall'inconsapevolezza
dei pochi rimasti.
Il grande Antonio Gramsci (maestro di filosofia di vita,di quell'arte
del vivere che si apprende da soli vivendo giorno per giorno) in una
delle sue lettere dal carcere manda ai lettori un grande insegnamento,
egli dice: "Bisogna amare il proprio paese e al contempo essere
superiori alle condizioni del momento".
Mai tanta saggezza fu più gradita a me giovane lettore e studente.
Affiancai tempo dopo a questa frase quella di un autore inglese o
americano di cui adesso il nome purtroppo mi sfugge ,la quale diceva:
"Non giudicare i luoghi, bensì i singoli".
Da quel momento ho capito molte cose, la rabbia degli anni
adolescenziali lasciava il posto ad una razionalità più viva e più
nuova, l'odio contro il mondo e gli spazi del vivere quotidiano cedevano
il passo alle idee e al miglioramento.
L'esperienza de " il lume" era miseramente fallita ( e per carità non
entro nel merito delle questioni), tuttavia bisognava andare avanti,ho
cercato di guardarmi intorno, ma la generazione che io sognavo era
assente,nel frattempo gli anni passavano tra una pagina del " capitale"
ed una delle "tesi di aprile",il degrado dei contenitori politici con i
suoi contenuti mi passava di fronte imperterrito e impetuoso,le idee
morivano senza farti un saluto..
Avanzavano di nuovo gli spettri del dissolvimento socio-culturale,delle
memorie perdute..
Avevo 12 anni quando nacque il lume,mio padre stesso collaborò se non ai
progetti ideali quantomeno a quelli delle strutture materiali eseguendo
dei lavori nella prima sede a fossatello ;avevo 17 quando il lume si
spense e non feci in tempo a prendere la tessera, rimasi deluso perché
confidavo in quell'associazione,la vedevo come una grande fucina di idee
e commenti e progetti..
Essa tuttavia nel suo breve corso di vita aveva pur sempre lasciato
qualcosa di positivo,qualcosa che nel nostro paese in 60 anni di
repubblica non si era mai vista:
1- il gusto della piazza intesa come centro di dialogo e di idee (così
come richiede il pensiero greco che vede in essa un luogo dove il popolo
decide di autodeterminarsi e costruirsi con le idee)
2- il piacere dell'informazione su ciò che accade intorno a noi
3-la passione per la storia e per le tradizioni
Una sorta di piccolo programma di quattro punti e più che si è lasciato
scrivere con mano giovanile e pura,e che con caparbietà resisteva e
resiste a tutto.
Ha resistito e resiste a i galoppini politici di qualunque frangia
partitica,ha resistito e continua a resistere al cancro sociale dei
tempi nostri: quel " familismo amorale" che combattiamo con tanta
razionalità,ha resistito all'incubo dell'ignoranza e alle critiche.
Ed infatti si spegneva un lume che era in realtà una lumera di miccia e
di olio fatta a uso e consumo quinquennale e si apriva un faro di natura
elettrica e telematica, ed infatti è nato questo sito e il Blog su
montebello ionico.
Si è in seguito notato che poche erano le persone a essere a contatto
con questo tipo di informazione e si è sottoscritti una petizione per il
servizio adsl della quale si ringraziano il comitato promotore, i
firmatari e,per parcondicio ,il comune e la comunità montana versante
delle stretto per ciò che hanno fatto nei limiti delle loro possibilità.
Oltre questo sito,il Blog su montebello ionico, è UN SEGNALE SEMPRE
ACCESO su ciò che ci circonda e sui nostri problemi, grazie al vostro
interesse la gioventù di fossato,del fossato migliore è attiva ed in
fermento e la piazza si è trasformata (per quello che può )in una
calderone di idee.
Vedete,molte delle nostre migliori menti paesane ci sono state
sottratte, quali dal destino quali dalla sfortuna dei tempi sbandati,ma
questo sito e altri consente loro incessantemente di lavorare anche
lontano da noi, un merito questo che deve esservi riconosciuto
pienamente.
Buona parte della storia del paese,delle mie origini,adesso non mi
appare più come una favola, è Storia, come vedete con la esse maiuscola.
Ogni civiltà, ogni paese civile che si rispetti, sorge sul culto e sulle
vestigia degli antichi mores maiorum dei padri antichi e sulla loro
storia, su quel "come eravamo" che mai e poi mai deve essere cancellato
o dimenticato.
Non ha forse Roma offerto gloria e onore patriottico ai propri cittadini
grazie ai mores,agli usi civili,e alla sua storia leggendaria?
E la Grecia Antica non fece ugualmente?
E questo sito allo stesso modo è un omaggio che noi facciamo ai nostri
padri e alla nostra storia passata,al nostro paese tutto.
Non è forse questo un culto che ci inorgoglisce?
Si,lo è e ne andiamo fieri! Ne andiamo fieri perché malgrado la
stupidità e la violenza dei tempi,cogliere la filosofia del passato e
delle nostre tradizioni agresti è cemento essenziale per capire il
presente e ricostruire il futuro,un futuro fossatese che deve ritornare
in mano fossatote,un futuro di sviluppo!
Sviluppo che non deve intendersi solo nel senso economico,ma anche (ed è
ciò che più conta) dal punto di vista morale, sociale e spirituale!
Non mi vergogno a dirlo ma anni fa,prima di essere a conoscenza di
questo sito e del vostro operato dedito alla ricerca, scrivevo tali
parole su un quaderno in cui gettavo le mie prime riflessioni giovanili
sulla nostra realtà (segue testo)..
"riflettevo giorni addietro sul significato di etnocidio,il quale
sarebbe una species del più vasto genus "genocidio" mirato
all'annientamento culturale di un popolo al fine di omologarlo ad
un'altra, diversa, e più vasta cultura di massa. Il tema in questione si
intreccia perfettamente con una discussione fatta in piazza sulla
perdita delle tradizioni nostrane che più ci contraddistinguono! Lo
spunto di riflessione ci venne da una piccola osservazione fatta dal
maestro e prof. Paolo Nicolò,il quale ci disse che assistendo ad una
serata culturale presso alcuni paesini della costa ionica
calabrese,affermò di aver visto una esibizione di un gruppo
folkloristico greco( Spettacolo etnico che derivava dal fatto che si era
stipulato un gemellaggio di natura culturale tra i paesi della magna
grecia e i cugini del Peloponneso).
Il prof continuava il suo racconto affermando di aver intrapreso un
dialogo con il maestro di ballo greco,il quale insisteva nel dire che la
bravura e la agilità dei ballerini era dovuta al fatto che ogni paesino
anche il più piccolo,foss'anche di 100 abitanti,possedeva un proprio
gruppo musicale e ciascuno persevera nel tramandare le tradizioni e i
costumi a partire dai 5 anni di età.
All'epoca estrapolavo le seguenti conclusioni (segue testo) :
"ovviamente tutto questo attaccamento culturale a Fossato non esiste, è
improbabile che nascano le menti e fiorisca la cultura necessaria perché
tutto questo accada! Il fatto di aver parlato solo di un gruppo folk è
solo uno stupido anneddoto per dire che abbiamo bisogno di storia, di
storia, di storia! Ci siamo troppo omologati! La cosa che più ci
colpisce è che la deriva delle nostre radici non rappresenta nient'altro
che un suicidio culturale del nostro popolo! Un etnocidio appunto!
Un etnocidio che è però atipico,infatti esso non ci è stato imposto con
la forza né in volta di una più evoluta e diversa cultura di massa. Un
etnocidio, mi sia consentito dire, che ci siamo autoimposti,frutto del
lassismo,dell' ignoranza e di altre più futili passioni.
Un etnocidio che ha fatto sì che perdessimo la nostra cultura senza
progettare per noi un paese migliore, anzi.si sprofonda giorno per
giorno in una barbarie crudele e senza tempo."
Naturalmente solo gli stupidi non cambiano opinione! Infatti all' epoca
non conoscevo né avevo fatto i conti con il paese migliore, quello che
recupera la storia,quello per cui niente deve andare perduto perché è
gia abbastanza quello che abbiamo perso,quello che ricostruisce le
ceneri di un mondo che mondo non è più.
Tuttavia qualcosa di vero in quel passo che avevo scritto era presente
nelle ultime frasi finale:
".abbiamo perso le nostre tradizioni e ci siamo ostinati a tenere in
vita i fantasmi rozzi e cattivi del nostro passato."(riferimento al
fatalismo e alla rassegnazione)
Abbiamo vinto una sfida ,abbiamo recuperato noi stessi e il nostro
passato, ed è gia tanto per un paese che vediamo morire giorno per
giorno. Ora rimane per il nostro popolo e per la nostra società vincere
con razionalità le brutture del passato,cercando di var vivere in
simbiosi ed in un solo afflato tradizione e progresso.
Ricordo che una notte del 15 agosto mentre il paese era in festa,alcuni
giovani fossatesi esposero uno striscione in cui vi erano impresse
queste parole : VIVERE A FOSSATO E' UN NOSTRO DIRITTO,MIGLIORARLO UN
NOSTRO DOVERE.
Queste parole nient'altro sono che la via maestra,la nostra stella
polare.
Costerà sacrificio tramutarle in azione ma sono fiducioso nelle volontà.
Mi sia consentito prima di concludere questa mia prima mail a cui spero
seguiranno altre, molto più costruttive,volte all'arricchimento del sito
anche da parte mia,ringraziare di cuore voi signor Pellicanò, tutti
quelli del Blog di montebello per il lavoro che svolgono (la democrazia
vive anche di loro), e in modo particolare Giovanni Crea per l'ottima
recensione sul mio libro apparsa su questo sito , sul BLOG e sul
"L'Altro Aspromonte", a Fabio Macheda sempre in prima linea quando si
tratta di idee,di informazione e di democrazia e dulcis in fundo al
dottor Santo Aquilino ( u rriccu)
Il quale mi ha fatto capire la semplicità e la saggezza del passato,
il pensiero di zio Cirivillino, l'amore per la scrittura,la cultura,la
passione per il dialetto, e per avermi raccontato tutto quello che c'era
da sapere sui luoghi del passato dove ho camminato, sui loro aneddoti
,sulla poesia dialettale.
Sia d'esempio a noi giovani d'oggi quello che lui ha insegnato e insegna
seduto sul muretto che guarda verso gli orti di pampogna, valga per
tutti il suo esempio al sacrificio, al lavoro,alla resistenza e alla
lotta. Continui questo spirito intellettuale che è nato per far uscire
questo paese dalle brutture del mondo e del sud.
Infiniti
ringraziamenti
Principato Domenico
La ringrazio dei complimenti e della sua
risposta tempestiva.
Ho appena dato a Fabio alcune fotografie
del passato che credo risulteranno utili per l ' archivio...alcune
fotografie di scolaresche sono in possesso invece di Giovanni
Crea...
saluti
Domenico Principato
SEGUE PAGINA 7
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